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Lettera Cio a Malagò: "Legge sport cambi o rischio sospensione"

06 agosto 2019 | 10.37
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Nella missiva indirizzata al presidente del Coni, si esprime "seria preoccupazione" per alcune disposizioni della legge sullo sport attualmente al vaglio del Senato

(Afp)
(Afp)

È arrivata questa mattina al presidente del Coni, Giovanni Malagò, una lettera del Cio in cui si esprime "seria preoccupazione" per alcune disposizioni della legge sullo sport attualmente al vaglio del Senato. Nella lettera, secondo quanto apprende l’Adnkronos, viene evidenziato che la legge "intaccherebbe chiaramente l'autonomia del Coni" in sei punti. Il Cio chiarisce di poter adottare per la protezione del "movimento di un paese la sospensione o il ritiro del riconoscimento del comitato olimpico".

Nella missiva, visionata dall'Adnkronos, il Cio ricorda inoltre che "l’autonomia dello sport è formalmente stabilita in una risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite adottata a New York nel mese di ottobre 2014" e che "lo sviluppo dello sport in un Paese richiede una positiva collaborazione tra le autorità di governo e le organizzazioni sportive nazionali (includendo i Comitati olimpici nazionali e le federazioni sportive nazionali) al fine di costruire le relazioni in termini fruttuosi ed azioni complementari con benefici per lo sport e gli atleti".

"Comunque -evidenzia ancora il Cio-, tale cooperazione deve stabilirsi con assoluto e reciproco rispetto riguardo l’autonomia del Comitato olimpico nazionale e delle federazioni sportive nazionali, e senza alcuna interferenza esterna nella governance e nelle attività di queste organizzazioni". Dopo avere elencato i punti della legge contestati, il Cio invita Malagò a "portare queste serie preoccupazioni all’attenzione urgente delle più alte autorità di governo".

"Contiamo sulla comprensione e sulla positiva collaborazione delle parti interessate per risolvere amichevolmente questi temi e evitare eventuali complicazioni inutili e/o ulteriori azioni da parte del Cio", si legge ancora nella lettera, nella quale il Cio si dice pronto "ad organizzare un incontro congiunto questa settimana presso la sede centrale del Cio a Losanna".

Non il "riordino" del Coni con decisioni "unilaterali" del governo, ma solo supporto alle sue attività "nella piena ottemperanza della carta olimpica". Inoltre, il ruolo del Coni non può essere "strettamente limitato alle 'attività olimpiche'".Queste alcune delle correzioni suggerite dal Cio al Comitato olimpico nazionale in merito alle disposizioni contenute nel disegno di legge. Nella lettera inviata a Giovanni Malagò, il Cio parte proprio da quanto previsto dal Capo I, Art. 1, comma 1 e spiega: "Il Coni non dovrebbe essere 'riorganizzato' mediante decisioni unilaterali da parte del governo".

Il Coni "dovrebbe essere un’organizzazione autonoma e legittimamente indipendente governata prioritariamente dalla Carta Olimpica e dal proprio statuto". Inoltre, "la sua governance interna e le sue attività devono essere stabilite e decise nell’ambito del proprio Statuto, e la legge non dovrebbe avere per obiettivo un 'micromanaging' della sua organizzazione interna e delle sue attività". Il Cio suggerisce quindi alcune modifiche: la frase "per il riordino del Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) e della disciplina di settore" dovrebbe essere sostituita da un'altra di questo tenore: "per supportare il Coni nelle sue attività, secondo i seguenti principi e criteri direttivi, e solo se nella piena ottemperanza della Carta Olimpica".

Un altro appunto riguarda il Capo I, Art. 1, comma 1, lettera d): "Le aree relative alle attività del Coni e delle Federazioni sportive nazionali dovrebbero essere congiuntamente determinate con essi, in conformità con la Carta Olimpica e gli statuti delle rispettive organizzazioni sportive internazionali alle quali sono affiliate. Inoltre, il ruolo del Comitato olimpico nazionale non è strettamente limitato alle 'attività olimpiche'". Tra i vari compiti attribuiti dalla carta olimpica ai Comitati olimpici nazionali, ricorda il Cio, vi è anche quella "di incoraggiare lo sviluppo dello sport d’alta prestazione così come pure dello sport per tutti".

Il governo, scrive ancora il Cio, non può avere "un 'controllo' specifico" sugli enti che compongono il Coni. Tali enti, inoltre, "dovrebbero completamente rendere conto al Coni per ogni specifica assistenza finanziaria e tecnica che possono ricevere".

Riguardo ciò, il Comitato olimpico internazionale rileva che "le entità che compongono il Coni dovrebbero rimanere vincolate agli statuti del Coni, della Carta Olimpica e agli statuti delle organizzazioni sportive internazionali alle quali sono affiliate, e dovrebbero completamente rendere conto al Coni per ogni specifica assistenza finanziaria e tecnica che possono ricevere dal Coni (proprio come loro stesse devono rendere conto nei confronti delle relative autorità di governo per fondi pubblici che possono ricevere dal governo, ma ciò non significa che il governo possa avere un 'controllo' specifico sulle stesse)".

Per quanto riguarda gli organi territoriali, mentre per il governo questi devono avere "funzioni di rappresentanza istituzionale" (Capo I, Art.1, comma 1, lettera I) per il Cio sono invece "parte dell’organizzazione e della governance interna del Coni" e "potrebbero avere poteri specifici per sviluppare lo sport e l’olimpismo a livello regionale e/o poter esercitare qualsiasi altra funzione cosi come delegato dal Coni".

Infine, per quanto riguarda il limite ai mandati e l'incompatibilità tra gli organi (Capo I, Art. 1, comma 1, lettera m) per il Cio "questa disposizione dovrebbe essere discussa e concordata tra le autorità governative e il Coni, o semplicemente rimossa perché questa è parte della governance interna del Coni e dovrebbe essere determinata dal Coni, prendendo in considerazione i principi della buona governance del movimento olimpico".

Il presidente del Cio, Thomas Bach, aveva avvisato il primo ministro Giuseppe Conte già lo scorso 24 giugno prima dell'assegnazione a Milano-Cortina delle Olimpiadi invernali del 2026. "Il premier aveva parlato con Bach a Losanna", sottolineano fonti del Cio.

FONTI MAGGIORANZA 'SORPRESE' - Sorprende tutto questo interesse del Cio per una singola parte del provvedimento che riguarda il potere politico del Coni. La lettera, forse scritta da funzionari del Cio, il cui contenuto il governo ha appreso dai giornali, è stata forse un po’ frettolosa visto che molte risposte non solo sono già contenute nelle norme della stessa riforma ma anche negli ordini del giorno del relatore preannunciati ieri sera in commissione cultura su cui il governo darà parere favorevole. E' quanto si apprende da fonti di maggioranza in risposta alla lettera del Cio.

La legge delega, spiegano le stesse fonti, nasce con l’obiettivo di migliorare e favorire lo sviluppo e la crescita delle migliaia di associazioni dilettantistiche sportive, di regolamentare lavoro sportivo (incluso parità uomo donna) e i decreti attuativi che saranno emanati nel prossimo anno recepiranno le osservazioni del Cio e del Parlamento.

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