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Iraq: l'Iran nella battaglia per Tikrit, così Teheran guadagna terreno

10 marzo 2015 | 11.34
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Gli analisti avvertono: l'importante è che i sunniti non percepiscano che la vittoria contro lo Stato Islamico avviene a spese loro.

Un membro sciita delle forze pro governative per la battaglia di Tikrit - AFP
Un membro sciita delle forze pro governative per la battaglia di Tikrit - AFP

L'offensiva di terra su larga scala lanciata dalle forze della sicurezza irachena contro lo Stato Islamico (Is) per riprendere Tikrit non rappresenta solo un passo avanti per liberare l'Iraq dagli estremisti, ma anche una pietra miliare per l'Iran, ovvero per la sua presenza nel Paese. Ne sono convinti gli analisti, mentre sul terreno milizie sciite sono impegnate a sostegno di quelle irachene e Qasem Soleimani, il comandante della Forza al-Quds delle Guardie della Rivoluzione iraniana, assiste all'operazione.

"Anche se dobbiamo tenere d'occhio ciò che l'Iran sta facendo in termini di strategia a lungo termine, è la lotta contro lo Stato islamico (Is) a servire agli interessi americani e al governo di Baghdad", ha detto Alex Vatanka, ricercatore presso il Middle East Institute, all'agenzia di stampa Anadolu. Diversa la posizione del ministro degli Esteri saudita Saud al-Faisal, secondo il quale ''la situazione a Tikrit è un esempio di ciò che ci preoccupa. L'Iran sta prendendo tutto il paese". L'Arabia Saudita fa parte della coalizione internazionale guidata dagli Usa per combattere l'avanzata dell'Is in Iraq e in Siria. Al momento la coalizione è impegnata in raid aerei contro i jihadisti, mentre non ha inviato truppe di terra a sostegno delle forze irachene. A differenza di quanto fatto dall'Iran.

Mark Perry, analista politico e militare che svolge un ruolo di consulenza esterna per il Pentagono, ha confermato che l'Iran sta effettivamente assumendo un ruolo guida nella lotta contro l'Is. "Sta prendendo l'iniziativa perché non lo fanno la Giordania, gli Emirati Arabi Uniti, l'Arabia Saudita e il Qatar", ha detto.

David Pollock, ricercatore presso l'Istituto di Washington per la Politica del Vicino Oriente, ha detto che mentre le azioni dell'Iran "sicuramente" hanno il potenziale di suscitare tensioni settarie, "in questo momento gli iraniani stanno cercando di fare attenzione perché questo non accada". L'importante sarà garantire che la popolazione di Tikrit, e con questa la componente sunnita del Paese, non percepisca che la vittoria contro l'Is venga fatta a sue spese.

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