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Lollobrigida, aperta la camera ardente: feretro tra corone di rose e gigantografie

18 gennaio 2023 | 10.57
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Ai lati due ritratti dell'attrice nei tempi d'oro della sua attività cinematografica mentre sullo sfondo uno schermo riproduce le scene più belle dei suoi film

Afp
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In Campidoglio oggi la camera ardente di Gina Lollobrigida. Il feretro dell'attrice, morta lo scorso 16 gennaio, è stato riposto al centro della Sala della Promoteca al Campidoglio. Sulla bara un cuscino di rose rosse. Ai lati due ritratti della Lollo nei tempi d'oro della sua attività cinematografica mentre sullo sfondo uno schermo riproduce le scene più belle dei suoi film. Ad omaggiare la Bersagliera il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, accanto all'unico figlio dell'attrice, Andrea Milko Skofic Junior, al nipote Dimitri Skofic e a Francisco Javier Rigau, l'ex marito dell'attrice. Presente anche la sottosegretaria alla cultura Lucia Borgonzoni e la Presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia.

Tra le tante corone di omaggio alla "Bersagliera", quella di Cinecittà, quella del comune di Subiaco, dove l'attrice è nata, quella del Ministero della Cultura.

GUALTIERI - "Un'attrice straordinaria e anche una donna forte, libera, autonoma che ha rappresentato in modo unico il volto dell'Italia che stava rinascendo’’, ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. "Una diva mondiale, mi ha colpito molto come è stata ricordata in tutto il mondo con affetto. Il suo volto, la sua qualità artistica hanno segnato film che hanno fatto la storia del cinema italiano. La ricordiamo e la ricorderemo, Roma le dedicherà momenti importanti della Festa del cinema. Merita di essere ricordata come patrimonio dell'Italia, di Roma e di tutto il mondo. Ho parlato ora con il Presidente della Fondazione Cinema per Roma, Gian Luca Farinelli che sta già lavorando per ricordarla adeguatamente. Il suo lascito è davvero straordinario. Aveva una capacità non comune come donna, anche tra le grandi dive, di riuscire a gestire la sua carriera con libertà, autonomia e forza. L'ho conosciuta da spettatore, mi ha colpito molto nel film ‘Trapezio’ di Carol Reed e poi la sua interpretazione della fata turchina in Pinocchio’’.

BORGONZONI - "È una grandissima donna, basta vedere come tutto il mondo la sta ricordando: ha rappresentato l'Italia che aveva voglia di ripartire. So che ha sofferto per non aver vinto il Leone d'oro alla carriera. Noi come ministero organizzeremo una serie di iniziative, ad esempio una mostra fotografica e un premio dedicato a lei e colmeremo il vuoto per il premio che non ha vinto", ha detto la sottosegretaria alla cultura Lucia Borgonzoni.

L'ADDIO DEI FAN - "Ciao Gina, grazie per le emozioni", "Un saluto alla fata turchina", "Con te si chiude un'epoca", alcuni dei tanti messaggi che i fan di Gina Lollobrigida hanno lasciato nel registro delle presenze della camera ardente aperta oggi in Campidoglio. Non solo italiani, ma anche tanti stranieri per porgere l'ultimo saluto all'attrice, attirati dal suo fascino magnetico e dalla sua umiltà. "Provo una grande ammirazione per lei, nonostante io sia portoghese. Era bellissima, le volevo bene come si vuole bene ad una mamma", dice una turista commossa mentre osserva il feretro dell'attrice. "È una donna che ha vissuto la guerra e per arrivare al suo successo ha dovuto faticare tanto", ricorda Lidia, originaria della provincia di Avellino. "E' una persona molto semplice ed è per questo che la ammiriamo. Riguardo la controversia con la famiglia è salita al cielo con la coscienza apposto", commenta Nadia da Roma.

L'attrice sarà sepolta a Subiaco, sua città di origine. Nel 2000 aveva espresso questa volontà e il Comune le ha dedicato una tomba monumentale che in questo momento è in fase di restauro. I funerali si svolgeranno domani alle 12.30 nella Chiesa degli artisti a Piazza del Popolo.

Ad omaggiare Gina Lollobrigida anche una delegazione di Bersaglieri che hanno sfilato dinnanzi al feretro e hanno porto il loro saluto con un inchino e togliendosi il cappello. "Siamo felicissimi di portare l'omaggio di tutto l'ordine nazionale dei Bersaglieri alla nostra grande Bersagliera", ha detto Camillo Tondi, dell'Associazione nazionale Anb. "L'Italia ha perso una grande donna che ha dato lustro al cinema italiano. Il film con De Sica ci ha rappresentato ed è indelebile nella nostra memoria", ha detto uno dei militari lasciando la camera ardente.

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