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Lombardia, zona arancione scuro per Como e Cremona

Nuova ordinanza di Fontana. Si allarga la mappa dei Comuni in arancione rinforzato per il rischio Covid. Le misure in vigore a partire dal 3 al 10 marzo compreso

(Fotogramma)
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01 marzo 2021 | 20.45
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In Lombardia si allarga la zona arancione scuro per contrastare il diffondersi del Covid e delle varianti. Oltre a Brescia, l'arancione rinforzato scatta per le intere province di Como, per la città di Cremona e per altri comuni lombardi. Lo ha stabilito il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, che sulla base delle raccomandazioni della Commissione indicatori Covid 19 della Regione e sentito il ministero della Salute, ha firmato tre ordinanze con l’obiettivo di rafforzare le misure di prevenzione e contrasto al virus su diverse aree del territorio lombardo.

Le misure entreranno in vigore mercoledì 3 marzo con scadenza dopo una settimana, mercoledì 10 marzo compreso. Fatta eccezione per i comuni che da fascia rossa passano ad arancione rafforzato (Mede, Viggiù e Bollate) che avranno effettoa partire dal 4 e fino a giovedì 11 marzo compreso.

In particolare, si stabilisce la fascia arancione rafforzata per tutti i comuni della provincia di Como. Il provvedimento vale inoltre per i seguenti comuni della provincia di Mantova: Viadana, Pomponesco, Gazzuolo, Commessaggio, Dosolo, Suzzara, Gonzaga, Pegognaga, Moglia, Quistello, San Giacomo delle Segnate, San Benedetto Po, Asola, Castelgoffredo, Casaloldo, Medole, Casalmoro, Castiglione delle Stiviere. In provincia di Cremona, fascia arancione rafforzata per: il capoluogo Cremona, Spinadesco, Castelverde, Pozzaglio ed Uniti, Corte dei Frati, Corte de’ Cortesi con Cignone, Spineda, Bordolano e Olmeneta.

Anche nel territorio della provincia di Pavia viene disposta la fascia arancione rafforzata per: Casorate Primo, Trovo, Trivolzio, Rognano, Giussago, Zeccone, Siziano, Battuda, Bereguardo, Borgarello, Zerbolò, Vidigulfo. Inoltre, in provincia di Milano, l’ordinanza riguarda Motta Visconti, Besate, Binasco, Truccazzano, Melzo, Liscate, Pozzuolo Martesana, Vignate, Rodano, Casarile. Per tutti questi comuni viene stabilita la didattica a distanza per le scuole dell’infanzia, le primarie e le secondarie ad esclusione degli asili nido.

Vengono, poi, prorogate per un’altra settimana le misure già adottate per tutti i comuni della provincia di Brescia, sempre con esclusione degli asili nido. Così come sono confermate per un’altra settimana anche per i comuni bergamaschi di Sarnico, Gandosso, Viadanica, Predore, Adrara San Martino, Villongo, Castelli di Calepio, Credaro e per il comune di Soncino in provincia di Cremona. I comuni di Mede (Pv), Bollate (Mi) e Viggiù (Va), finora in fascia rossa, passano in fascia arancione rafforzata, in considerazione del miglioramento della situazione epidemiologica.

I sindaci Pd: "Appreso dai media"

"Fontana chiede collaborazione ai Comuni ma li mette di fronte al fatto compiuto, senza un minimo di condivisione e coinvolgimento nell'adozione di misure di contenimento della pandemia sul territorio". A denunciarlo sono i sindaci del Pd che sostengono le ragioni dei primi cittadini del Partito Democratico della Città metropolitana di Milano, i cui Comuni sono stati inseriti in fascia arancione rafforzata, fra cui quello di Bollate che passa da rosso ad arancione scuro.

"Non è ammissibile venire a conoscenza di ordinanze restrittive, che hanno conseguenze dirette sulla vita dei cittadini, alle 20 di sera da telegiornali e giornali locali. I sindaci, in qualità di autorità sanitarie locali, dovevano essere coinvolti. Al presidente Fontana e a tutta la giunta chiediamo maggiore rispetto", rimarcano i sindaci.

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