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Save the Duck passa a Progressio

07 marzo 2018 | 18.55
LETTURA: 4 minuti

Filippo Gaggini, Nicolas Bargi, Marina Salomon
Filippo Gaggini, Nicolas Bargi, Marina Salomon

Save the Duck, il primo marchio di piumini 100% animal free, vara il piano triennale di crescita e annuncia il nuovo assetto societario. Ad acquisire la maggioranza della società guidata da Nicolas Bargi, terza generazione di imprenditori nel tessile attraverso l’azienda di famiglia Forest, è stata Progressio Sgr con il fondo Progressio Investimenti III. Mentre Marina Salamon, finora titolare del 51% delle quote attraverso Alchimia, e sostenitrice sin dalle prime ore del brand esce dall’azionariato. Ma promette: "continuerò a supportare l’azienda di cui sono prima di tutto una grande fan".

Resta al timone dell’azienda Nicolas Bargi, che ha ideato il marchio nel 2011 partendo dalle sue stesse convinzioni etiche. E, anzi, re-investe. "Perché - assicura - abbiamo tutte le carte in regola per imporre il nostro 'papero che fischietta' su scala internazionale". Mentre Filippo Gaggini, managing director di Progressio Sgr e vera anima dell’operazione, afferma: "in tre anni raddoppieremo il fatturato". E chiarisce: "Save the Duck rappresenta esattamente il tipo di target su cui puntiamo: una eccellenza italiana, guidata da un imprenditore con doti fuori dal comune, con una crescita unica e una capacità senza pari di incrementare la propria presenza su scala mondiale".

Intanto Save the Duck, che utilizza la tecnologia Plumtech®, un’ovatta tecnica termoisolante, cresce a doppia cifra anno su anno. E ha una marginalità superiore al 20%. Ha archiviato il 2017 con ricavi a quota 31,5 milioni di euro e un Ebitda del 23% a 7,2 milioni di euro e per il 2018 punta a superare i 36 milioni con un margine atteso del 24%. Ma l’obiettivo al 2020 è raddoppiare i risultati 2017.

"Al momento siamo presenti in 29 Paesi, perlopiù in Europa, con in testa Germania, l’area Benelux e tutta la Scandinavia, attraverso un network selezionato di negozi wholesale» precisa Bargi, che conta su una quota export superiore al 50% e nuove 'stelle emergenti' quali Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud, Cina e Russia."Con Progressio Sgr, che ha all’attivo fondi gestiti per oltre 400 milioni di euro e 21 investimenti messi a segno, intendiamo sviluppare anche un network di monomarca basati su un concept innovativo e al 100% in linea con il nostro credo".

E Gaggini, che ha scelto proprio Save the Duck quale primo investimento per il fondo Progressio Investimenti III, annuncia che "il primo store a insegna Save the Duck aprirà i battenti entro il 2018. Ma non sarà che un primo passo. Il focus nel medio termine è sulle principali destinazioni fashion del mondo. A partire da New York, Londra e Tokyo".

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