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Mancini difende l'Inter: "Noi noiosi? Me lo dicevano anche al City"

22 settembre 2015 | 18.03
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Roberto Mancini (Infophoto) - INFOPHOTO
Roberto Mancini (Infophoto) - INFOPHOTO

"Inter noiosa? Anche quando ho cominciato col City si diceva lo stesso, spero si verifichi lo stesso finale. Lo si è diceva di Juve e Milan, lo si dice di tutti, ci va bene così". Andare avanti per la propria strada a testa bassa continuando a macinare punti, è quanto chiede all'Inter l'allenatore nerazzurro, Roberto Mancini, alla vigilia della sfida contro il Verona.

"Non esistono partite scontate. Col Verona devi giocare al 110% per vincere perché è una squadra solida come il Chievo. I gialloblu sono un ottima squadra che domenica ha pareggiato una partita difficile, Mandorlini è un allenatore esperto e già l'anno scorso ha creato difficoltà a San Siro. L'assenza di Toni? Giocherà Pazzini che ha pressapoco le stesse qualità, è un giocatore esperto che sa giocare, non cambierà molto".

Sotto i riflettori dopo l'ottimo avvio, il tecnico marchigiano non si cura delle critiche: "Le gufate fanno parte del calcio, lo facciamo tutti, è normale. Non cambia nulla nel nostro percorso, dobbiamo crescere e lavorare, questi risultati ci fanno solo lavorare con più tranquillità. E' inutile paragonarci ad altre Inter, quelle hanno vinto tutto, noi abbiamo solo iniziato bene il campionato. Speravo di partire bene per avere grandi motivazioni e acquisire la consapevolezza di essere una buona squadra", prosegue Mancini che sul rapido inserimento dei nuovi acquisti aggiunge: "Abbiamo preso giocatori dove eravamo carenti o scoperti, abbiamo lavorato bene in preparazione ma nessuna squadra dopo 4 giornate è perfetta. Le critiche sul gioco? Rispettando i pareri di tutti, per una squadra di vertice è importante vincere, chi vince lo fa perché alla fine risulta la squadra migliore".

Mancini replica poi a chi bolla Felipe Melo come un giocatore falloso. "Domenica è stato il più corretto della partita con un solo fallo. Mi sembra che si stiano dicendo cose inesatte su questo. Perisic? Finché non conosce bene i compagni non si può cambiare l'assetto tattico della squadra ma poi sappiamo che è un esterno. Miranda sta abbastanza bene. Ljajic è un giocatore molto importante per l'Inter per le qualità tecniche e soprattutto sarà determinante contro le squadre che si difendono".

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