"Napoli, Roma e Juventus hanno qualcosa in più di noi, è una casualità vederle dietro". L'allenatore dell'Inter, Roberto Mancini, si nasconde e rifiuta il ruolo di favorito del campionato, malgrado l'eccellente inizio con 5 vittorie in 5 partite. "Comunque non firmerei per un terzo posto indietro -aggiunge Mancini in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Fiorentina-. Giusto pensare al massimo, poi alla fine si vedrà. La Juve? Ha vinto gli ultimi 4 scudetti, quindi sarà ancora una delle favorite, il recupero potrebbe essere difficile ma può rientrare".
I nerazzurri hanno vinto tutte le partite di misura, non mostrando un gioco scintillante: "Non mi interessa se qualcuno dice che giochiamo male, sono in grado di giudicare da solo -sottolinea il tecnico jesino-. Non credo ci siano squadre perfette, si può sempre migliorare. La squadra ha la mentalità giusta e spero che i risultati possano essere sempre così, per arrivare sempre più in alto".
"Io non dirò mai a nessun giocatore di giocare male... La squadra è solida e questo mi fa piacere. Ovviamente dobbiamo migliorare sia in difesa sia in attacco -ribadisce Mancini-. Io volevo una squadra fisica, questo conta molto. Poi allo stesso tempo abbiamo parecchi giocatori tecnici, anche Melo nonostante dicano tutto che sia un 'macellaio'. Abbiamo tecnica e fisicità".
Sull'assenza di un numero 10 nella rosa Mancini dissente e lancia Ljajic: "Credo possa essere lui il nostro '10', ha qualità importantissime quindi potrebbe essere lui. Deve però conoscere prima tutto dell'Inter, San Siro compreso. Il nostro è lo stadio più difficile dove giocare, Adem dovrà adattarsi anche a questo".
