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Memorial Duran. Grande Boxe e spalti vuoti per il Ventennale

09 aprile 2021 | 14.52
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Memorial Duran. Grande Boxe e spalti vuoti per il Ventennale

Il Palazzetto dello Sport, dove Duran - il 26 dicembre 1960 - sostenne e vinse il suo primo match in Italia, è stato ancora protagonista pur senza le voci che accompagnano la boxe a bordo ring e sugli spalti.

Ecco la cronaca del match di Boxe Ring Web: "Alla fine del doppio appuntamento pugilistico, il Trofeo Memorial Duran-ASI per i professionisti e quello dedicato a Massimo Calabresi tra i dilettanti hanno premiato rispettivamente il massimo Emanuele Venturelli, vincitore del Trofeo ASI e il superwelter altoatesino Allan Oscar Brunner.

I combattimenti pomeridiani riservati ai ragazzi in canottiera sono stati caratterizzati da grande equilibrio e si sono quasi sempre conclusi al fotofinish. Da sottolineare la notevole impressione destata da Brunner il quale, nell'ultimo minuto della prima ripresa, ha prima costretto a conteggio e poi messo ko con identici ganci destri il pur talentuoso e spettacolare padanino Ali Valdevit e la sfortuna del compagno di palestra Ramadan Suljic che contro Urso, della Regis Bologna, é rimasto vittima di una sospetta lussazione alla spalla sinistra mentre stava ben combattendo.

Rovente la parte professionistica del programma, con match davvero di impressionante agonismo e che dovrebbero avere divertito coloro che si sono sintonizzati in diretta sul canale 814 di Sky e Fighters Life e in streaming su Padana Training Center.

Tra i piuma, al termine di sei riprese con continui rivolgimenti di situazione e condotte ad altissimo ritmo ha prevalso il marchigiano Mattia Occhinero, la cui aggressività é stata preferita all'eleganza tecnica del padrone di casa Mattia Musacchi e in verità un pareggio avrebbe probabilmente soddisfatto entrambi.

Gli amanti delle emozioni forti hanno poi trovato nella tremenda sfida tra il superleggero padanino Daniele Zagatti e il romano Jacopo Fazzino abbondante motivo di soddisfazione. Talvolta è parso di assistere ad un Rocky Balboa-Ivan Drago di memoria cinematografica. Incredibile la seconda ripresa quando Zagatti ha centrato in pieno alla punta del mento Fazzino, in possesso di grandi qualità fisiche e caratteriali, è l'ha fatto crollare al tappeto. Questi si è rialzato non senza fatica e sembrava in balia del ferrarese che commetteva invece una fatale errore d'inesperienza buttandosi imprudentemente alla ricerca del ko che pareva ad un passo e incappava invece in una mazzata del rivale crollando a terra per poi trovarsi a sua volta sull'orlo del baratro. Entrambi recuperavano e gettavano sul ring tutto ciò di cui disponevano in termini tecnici e caratteriali. La battaglia era avvincente, entusiasmante e ad ogni istante serpeggiava la sensazione che il match potesse terminare. Poi, nelle ultime due riprese Daniele Zagatti riprendeva in pugno la rischiosa situazione e pur con la costante "spada di Democle" sul capo rappresentata dalla forza di Fazzino giungeva comunque di nuovo a bersaglio con precisione e pesantezza, aggiudicandosi meritatamente il match. Una cosa è certa: sia Daniele Zagatti che Jacopo Fazzino sono ragazzi che di cui si sentirà parlare anche in futuro.

Con cuore, resistenza e ammirevole determinazione, il superleggero della Ferrara Boxe Riccardo Crepaldi si è preso la rivincita su Ettore Sergio, della Second Out, che l'aveva sconfitto nel recente debutto. Anche in questo caso si é trattato di un combattimento all'ultimo respiro perché l'instancabile Sergio, finito al tappeto alla prima ripresa, non dava tregua al più potente Crepaldi e riportava sul filo dell'incertezza il verdetto, ma proprio nell'ultimo round Crepaldi legittimava la meritata e sofferta vittoria ponendo di nuovo in difficoltà l'indomito rivale, le cui doti di resistenza fisica e morale sono veramente ammirevoli. Non è detto che prima o poi i due non si ritrovino par la "bella".

Positivo poi il rientro sul ring dopo una lunga assenza dell'ex campione italiano dei welter Alessandro Caccia opposto al tenacissimo italo-brasiliano Pompeo Melone. Il ferrarese è apparso tonico, attento e in possesso del consueto pesante destro. Gli manca ancora il ritmo intenso ma é sulla buona strada. Ha condotto il match con disinvoltura e le sei riprese certamente gli sono state utili per ritrovare confidenza con il ring, anche per merito di Melone che ha esibito orgoglio e solidità ammirevoli. All'ultimo round, quando Caccia ha cercato il ko, il rivale ha superato il momento peggiore riprendendosi da un ko e facendo ricorso alla grinta e al mestiere è riuscito a giungere al suono del gong, come in effetti meritava.

Infine, "guerra" tra il longilineo massimo Emanuele Venturelli e il massiccio Massimo Notari, tanti muscoli e tanta forza, con un ampio vantaggio di peso. Il pugile di Massimiliano Duran ha preso in pugno la conduzione dell'incontro sin dalle prime battute, muovendosi sulle gambe e usando con insistenza il jab sinistro. Notari lo teneva però in continuo allarme lanciando destri e sinistri che il padrone di casa riusciva quasi sempre ad eludere o a bloccare con le spalle e i guantoni. Molto pesante l'azione di Venturelli al corpo con cui si apriva la strada per affondare al volto dell'avversario che non voleva cedere di un millimetro, ma con il trascorrere delle riprese cedeva il passo al padanino pur resistendo sino all'ultimo istante attingendo a quelle risorse che solo gli uomini veri sanno trovare.

Alla fine, applausi per entrambi da parte purtroppo dei pochi ammessi al palasport e un sincero abbraccio tra i due, come da copione della Noble Art".

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