"Ogni sentenza può essere accettata ma anche commentata. Prima di fare ogni commento attendo le motivazioni. Per ora sono perplesso". Così, il criminologo Vincenzo Mastronardi, commenta con l'Adnkronos la sentenza della Cassazione che ha chiuso la vicenda dell'omicidio di Meredith Kercher con l'assoluzione di Raffaele Sollecito e Amanda Knox "per non aver commesso il fatto"
"Ogni sentenza può essere accettata ma anche commentata. Prima di fare ogni commento attendo le motivazioni. Per ora sono perplesso". Così, il criminologo Vincenzo Mastronardi, commenta con l'Adnkronos la sentenza della Cassazione che ha chiuso la vicenda dell'omicidio di Meredith Kercher con l'assoluzione di Raffaele Sollecito e Amanda Knox "per non aver commesso il fatto".
"L'assoluzione di ieri è la conclusione del fatto che non vi erano prove provate sufficienti - prosegue il criminologo - Si sono sempre criticate le sentenze che avevano a che fare solo su costrutti fortemente indiziari che invece devono essere sottoposti a verifica, utilizzati solo se costituiscono una prova".
"In questo caso - prosegue l'esperto - avevamo a disposizione come prova solo un gancetto, quello del reggiseno di Meredith, non c'erano altre prove. Ora non rimane che aspettare le motivazioni della sentenza, solo allora potremo capire come si è arrivati all'assoluzione. Sotto il profilo umano non posso che augurarmi che Amanda e Raffaele possano rifarsi presto una vita. E' incredibile come gli esseri umani riescano a risorgere a nuova vita anche in breve tempo", conclude Mastronardi.