Il gip ipotizza, tra gli altri, il reato di concorso in riduzione in schiavitù. Lo scorso 24 febbraio, per questa vicenda, c'era stato il fermo di 8 persone, poi annullato dal Riesame
I carabinieri di Messina hanno sottoposto tre persone agli arresti domiciliari e altre 7 all'obbligo di dimora nell'ambito delle indagini sulla compravendita di un bambino romeno. I provvedimenti sono stati emessi dal gip Maria Militello, che ipotizza i reati di concorso in riduzione in schiavitù, false attestazioni a Pubblico Ufficiale sulla identità personale, falsità materiale commessa da Pubblico Ufficiale in atti pubblici, di supposizione di stato di un fanciullo, di millantato credito e di violenza privata con l'aggravante del metodo mafioso. Lo scorso 24 febbraio per questa vicenda era stato eseguito il fermo di 8 persone, poi annullato dal Riesame.