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Migranti, italiano fermato in Ungheria su furgone con 33 siriani a bordo

11 settembre 2015 | 10.01
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Migranti, italiano fermato in Ungheria su furgone con 33 siriani a bordo

Un italiano, 52enne, sarebbe stato fermato nei pressi del lago di Balaton, vicino a Budapest, mentre era alla guida di un furgone diretto in Germania con 33 siriani a bordo. Lo riferisce SkyTg24 che cita fonti della polizia ungherese. L'uomo, accusato di traffico di esseri umani, riferisce il canale all news, avrebbe detto di aver fatto salire a bordo i profughi infreddoliti.

La Farnesina ha confermato che un italiano è in stato di fermo in Ungheria, ma sul caso è stato chiesto il massimo riserbo. La vicenda viene seguita dall'ambasciata d'Italia a Budapest, che sta prestando tutta l'assistenza possibile in collaborazione con le autorità locali.

POLIZIA AUSTRIACA BLOCCA TRAFFICO SU AUTOSTRADA DA UNGHERIA - La polizia austriaca ha bloccato oggi il traffico sull'autostrada A4 nei pressi della frontiera con l'Ungheria che decine di migranti percorrevano a piedi per raggiungere Vienna. Solo ieri 8mila persone hanno passato la frontiera austriaca con l'Ungheria. Dalla mezzanotte, sono entrate in Austria altre 3.600 persone, ha spiegato un portavoce della polizia.

ORBAN: CON STATO DI EMERGENZA ARRESTO PER CHI PASSERA' FRONTIERA - Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha dichiarato che se l'Ungheria dichiarerà lo stato di emergenza la settimana prossima, chiunque attraverserà la frontiera verrà "immediatamente arrestato". "Non li accompagneremo cortesemente come fatto finora", ha aggiunto Orban, parlando con i giornalisti a Budapest e criticando Atene per la gestione della crisi dei migranti: "Se la Grecia non protegge i suoi confini, allora dovremo farlo noi".

BAN KI-MOON: LEADER EUROPEI DEVONO FARE DI PIU' - Secondo il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon l'Europa dovrebbe fare di più per accogliere i profughi. In un'intervista rilasciata alla Radio Vaticana in prossimità della visita del Santo Padre all'Onu prevista il 25 settembre afferma:"Approvo l'iniziativa e la solidarietà globale che stanno dimostrando i capi di Stato e di governo europei ma allo stesso tempo in considerazione della gravità e della proporzione di questa crisi, mi aspetterei naturalmente che i leader europei facessero di più. Le persone stanno fuggendo dalle guerre e dalle persecuzioni e per questo devono essere adeguatamente e velocemente protette. Questa è una sfida senza precedenti per il mondo intero, in particolare per l'Europa".

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