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Migranti, Ferrando (Pcl): "Caso Soumahoro? Si subalterna a Pd e a destra c'è aria di razzismo"

28 novembre 2022 | 15.24
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"Adesso sinistra sventola anche il Papa, ma lasciamo perdere!"

Migranti, Ferrando (Pcl):

Il caso Soumahoro è il risultato sgradito ed a sfondo razzista della subalternità di Sinistra italiana al Pd. Marco Ferrando, portavoce nazionale del Partito Comunista dei Lavoratori e referente italiano del Coordinamento per la Rifondazione della Quarta Internazionale, parlando con l'Adnkronos della vicenda in cui è indagata Marie Therese Mukamitsindo, suocera del deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Aboubakar Soumahoro, non fa sconti né alla sinistra "che ha individuato Soumahoro come una candidatura utile, dal punto di vista dell'immagine, per coprire una linea politica subalterna nei confronti del liberale Pd", né alla destra "che usa il caso di un uomo di colore come Soumahoro per identificare in definitiva tutte le battaglie della sinistra in difesa dei migranti e contro il decreto sicurezza come sporche e con finalità di lucro".

C’è dunque "un sottofondo di tipo razzista" ed "un danno innescato da una scelta opportunistica che ricade su tutti - denuncia il politico - Adesso la sinistra si è ridotta a sventolare anche la bandiera del Papa (che due anni fa ricevette Soumahoro in occasione dell’udienza generale del primo maggio - ndr). Ma lasciamo perdere - esclama - Noi che siamo comunisti non amiamo richiami al Pontefice. E comunque anche Bergoglio ha fatto la sua politica di immagine, come Soumahoro che si è accostato al Papa".

"Ogni sinistra si comporta conformemente alla propria natura e alla logica della propria politica - spiega - Soumahoro è stato individuato come una candidatura utile, dal punto di vista dell'immagine, per coprire una linea politica subalterna nei confronti del Pd quindi esposta all'infortunio, perché è del tutto evidente che la natura della candidatura e del ruolo della persona non corrispondono alla bandiera che in qualche modo Si avrebbe dovuto incarnare. Sinistra italiana - prosegue - ha fatto un'alleanza innaturale con il Partito democratico, giudicata tale anche da una parte rilevante della propria base militante di iscritti ed elettori, e voleva in qualche modo compensare la difficoltà anche di spiegare e presentare nel suo mondo l'alleanza con il partito liberale Pd con candidature che dal punto di vista dell'immagine fossero simbolo di battaglie di giustizia e democrazia e svolta sociale".

Il portavoce nazionale del Partito Comunista dei Lavoratori guarda quindi a destra e alla "conseguenza più spiacevole dell'opportunismo di Sinistra italiana che è oggi l'uso improprio di questa vicenda triste da parte di uno schieramento politico di destra, ma anche liberale, che usa il caso Soumahoro per identificare in definitiva tutte queste battaglie di valore e sacrosante in difesa dei migranti e contro il decreto sicurezza come sporche, con finalità di lucro".

"Tra l'altro, essendo il protagonista dello scandalo un sindacalista di colore impegnato nella battaglia dei migranti, il caso viene doppiamente usato per svilire il tema", condito da un "sottofondo razzista, presente nel racconto della destra che individua i migranti come gente di cui diffidare non di cui rivendicare diritti. Due pesi e due misure - incalza il politico - se si guarda ad altre figure che esercitano il ruolo di Ministro".

E per concludere "sembra che la condizione del trattamento inumano dei migranti sia stata scoperta attraverso il buco della serratura della cooperativa di Latina, quando invece - rimarca il portavoce del Partito comunista dei lavoratori - è purtroppo la regola generale, tutt’altro che una eccezione". (di Roberta Lanzara)

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