Catiuscia Marini partecipa al progetto Saving Children del Centro Peres di Tel Aviv che dal 2004 ha permesso a circa 10mila bambini palestinesi di essere curati in ospedali israeliani
Una convivenza tra israeliani e palestinesi è possibile, e lo dimostrano quei progetti che nascono dal basso, lo testimoniano le madri palestinesi che portano i loro figli malati negli ospedali israeliani, quelli che collaborano al progetto 'Saving Children' del Centro Peres di Tel Aviv. Un progetto lanciato nel novembre del 2004, che coinvolge ospedali di Tel Aviv, Gerusalemme e Nazareth dove medici ebrei israeliani hanno curato da allora circa 10mila bambini palestinesi. Un progetto sostenuto anche dall'Italia e in particolare dalle amministrazioni regionali, come quella umbra, che vede in prima linea il presidente Catiuscia Marini, dal 2009 membro della Segretaria Nazionale del Pd con delega all'Europa e alle relazioni Internazionali. ''Il progetto a cui partecipa la Regione Umbria mira a costruire la pace dal basso - dice Marini ad Aki - Adnkronos International - Perché se ascoltiamo il desiderio di convivenza che viene dalla società civile e non da utopici difensori della pace, se ci riconosce reciprocamente, la pace è davvero possibile''.
Commentando la recente escalation di violenza nei Territori Palestinesi e in Israele, Marini afferma che ''siamo sempre al punto di partenza: la difficoltà di due popoli a convivere in uno stesso territorio e la difficoltà della comunità internazionale e dell'Unione europea a fornire un vero contributo al processo di pace'' rendendo così ''estremamente difficile immagine un futuro per i palestinesi sotto i bombardamenti israeliani e per gli israeliani con la paura che un razzo colpisca la loro casa''. Rivolgendosi alla Ue, Marini esorta a dare ''un contributo forte alla stabilizzazione del Medioriente e a riempiere di contenuto la politica estera''. Anche ''nel nostro dibattito politico italiano non possiamo ricordarsi del Medioriente solo in queste circostanze''.
Tra i progetti in corso, e che necessitano di fondi per continuare, Marini indica quello delle 'Ali della Colomba' avviato con il contributo del ministero degli Esteri italiano e le amministrazioni di regioni, province, comuni. Si tratta di un'iniziativa mirata a ''far crescere la cultura amministrativa in Cisgiordania'' e che ''è in attesa di finanziamenti''.