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Moda, ciondoli porta green pass e preziose creazioni alla Settimana del Gioiello romana

08 ottobre 2021 | 21.17
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Il ciondolo porta green pass firmato dalla designer Marina  Valli ij mostra al Roma Jewelry Week
Il ciondolo porta green pass firmato dalla designer Marina Valli ij mostra al Roma Jewelry Week

Roma Jewelry Week apre la sua I edizione al pubblico dall’11 al 17 ottobre 2021. L’evento internazionale valorizza e diffonde la cultura del gioiello contemporaneo, d’autore, d’artista e delle realtà orafe storiche e ha il patrocinio del I Municipio di Roma, della Camera di Commercio Italo-americana a New York ed è promosso dall’associazione Incinque Open Art Monti di Monica Cecchini. Oltre 130 i designer internazionali che esporranno le loro creazioni.

La manifestazione RJW ha come obiettivo quello di offrire al pubblico un alto valore culturale che esalti il grande patrimonio di Roma, mettendo in connessione le realtà più interessanti del settore. Nella Roma Jewelry Week saranno protagoniste anche l’archeologia e l’antica architettura romana, che rappresentano un palcoscenico magnifico e ideale per il gioiello, creando una reciproca valorizzazione grazie ad un connubio eccezionale e unico al mondo.

Tra gli obiettivi c’è quello di coinvolgere i visitatori in tour di visite guidate, organizzate per far conoscere la forte relazione tra storia e aneddoti della nostra città e l’antica arte orafa. I percorsi sono stati organizzati in base ai Rioni di Roma, ciascuno con una forte identità di carattere artistico, architettonico, urbanistico, che verrà narrata da guide specializzate.

All’interno del vasto programma della RJW, tra gli otto tour proposti, figura un itinerario di grande fascino che accomuna la tradizione di un territorio ricco di storia con la ricerca di nuovi linguaggi dell’esperienza di maggiore longevità per il mondo del gioiello, la scuola romana delle arti orafe. Officine di Talenti Preziosi collabora alla manifestazione nel divulgare la cultura del gioiello, grazie all’attività promossa da Marina Valli, presidente dell’associazione no profit, con l’ausilio di Gioia Capolei, vicepresidente, entrambe designer di gioielli e docenti, ancor più promotrici di un lavoro di riunificazione e collante per ricostituire nel territorio romano il valore della cultura di progetto nel gioiello.

È così che oggi una nutrita schiera di autori si presenta al pubblico con la curatela di Claudio Franchi, argentiere e storico dell’arte, il quale elaborerà i testi critici delle opere degli autori dell’itinerario. Il cuore di Roma pulsa così della storia di millenni accompagnando il visitatore in un viaggio nella storia tra passato e presente. Via Margutta ospita le prime Gallerie temporanee della Boutique di Haute Couture Xandrine e della Gioielleria dei Fratelli Petochi, rispettivamente atelier di raffinata e sofisticata artigianalità sartoriale e negozio storico di gioiellieri che hanno servito nel XIX secolo la Real Casa Sabauda.

Nella zona si respira ancora la temperie culturale della fertile schiera dei pittori fiamminghi del Cinquecento, con le presenze di orafi itineranti e artisti nostrani, dalla scuola dell’idealismo puro del Reni all’innovativa visione naturalistica del Caravaggio. Da lì al rione Campo Marzio il passo è breve, l’area consacrata al dio Marte nell’epoca Regia vede collocata la bottega di Negri Gioielli, terzo spazio espositivo per i nostri autori. Passando per il quarto spazio espositivo in via delle Stelletta ( Rose’s Jewellery) dal quale si approda allo storico rione Ponte con via Tor di Nona (con la quarta galleria di Franchi Argentieri) sede della Zecca Papale cui il Cellini prestò le proprie abilità creative, e poco distante dal Palazzo Cesi con gli splendidi graffiti di Polidoro da Caravaggio.

Da lì, attraversando la via dei Banchi Vecchi (Cristiana Perali quinto punto espositivo) le cui botteghe cinquecentesche servivano i nobili Borgia che vi dimoravano. Il percorso si chiude con l’approdo alla via Giulia, la cui struttura urbanistica di arteria di scorrimento si deve alla visionaria progettazione di Donato Bramante, con l’innovativo disegno di pianta centrale dell’edificio della chiesa di Sant’Eligio e l’intervento dell’allievo prediletto Raffaello, ancora oggi sede della corporazione orafa romana dell’Università e Nobil Collegio, per l’occasione aperta per l’intera settimana con un nutrito programma di seminari e conferenze sull’argomento culturale del gioiello, oltre a visite guidate mirate alla scoperta della nobile storia degli oltre cinquecento anni della corporazione.

L’itinerario sovrappone e delinea le esperienze, le presenze e i codici espressivi di una storia in continuo divenire, le cui radici si leggono nell’osservazione degli edifici, negli assetti viari, nei fantasmi di sedimenti lontani di epoche archeologiche, la cui percezione di bellezza riesce comunque a pervadere il visitatore, poiché Roma sa essere anche questo. Il sogno tradotto dal deserto del tempo e continuamente rinnovato dai seguaci contemporanei di antichi Maestri.

L’occasione permetterà al visitatore di immergersi nel mondo magico della trasformazione dei materiali pregiati del gioiello, nella visione di due raccolte storiche di altrettanti designer di gioielli, Giovanni Valli e Aurelio Balistreri, nei luoghi caratterizzati dagli strumenti, godendo dell’opportunità di vedere abili Maestri nell’esercizio del proprio operato, le botteghe di arti e mestieri.

Ogni autore promette di svelare un racconto che lega la propria capacità espressiva ai fasti della città Eterna, una narrazione descritta con l’inchiostro di una storia indelebile e con le parole ricavate dalla forma poetica di manufatti unici, densi di stimolo all’immaginazione.

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