'Kralerland', il negozio in centro a Cortina e un nuovo concept chalet sulle piste

Il progetto diffuso firmato Franz Kraler, unisce lo Chalet Franz Kraler – Club Moritzino, inaugurato il 6 dicembre nella cornice di Socrepes ai piedi della Tofana, e la completa reinvenzione della storica boutique su Corso Italia

Lo Chalet Franz Kraler - Club Moritzino
Lo Chalet Franz Kraler - Club Moritzino
15 dicembre 2025 | 15.43
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Tra le vette di Cortina prende forma un racconto che intreccia architettura, moda, arte e lifestyle alpino. È un progetto diffuso e coerente, firmato Franz Kraler, che unisce lo Chalet Franz Kraler – Club Moritzino, inaugurato il 6 dicembre nella cornice di Socrepes ai piedi della Tofana, e la completa reinvenzione della storica boutique su Corso Italia. Due luoghi diversi ma complementari, pensati come capitoli dello stesso universo esperienziale, dove la montagna diventa protagonista.

Lo Chalet Franz Kraler nasce in sinergia con la famiglia Craffonara del leggendario Club Moritzino e si presenta fin da subito come qualcosa che va oltre la definizione tradizionale di rifugio o ski-bar. “Non è solo un ristorante o solo uno Ski-Bar - dice Daniela Kraler, assieme a Franz e Alexander, padrini e motori creativi di questo progetto. - Si tratta di un nuovo bellissimo spazio aperto a tutti. Lo chalet ospiterà mostre, incontri, allestimenti, performance. Noi tutti amiamo molto l’arte e quindi contiamo di riempirlo di bellezza, di parole, di suoni, di opere d’arte, di moda. Ci saranno dj set live, eventi privati, collaborazioni con brand di moda e lusso che fondono insieme musica, stile e spettacolo. Lo Chalet è un luogo aperto concepito per accogliere collaborazioni con il mondo della moda, del lusso e della cultura”.

La cucina, affidata agli chef del Club Moritzino, fonde radici altoatesine e visione mediterranea, con piatti essenziali sospesi tra terra e mare. Il progetto architettonico, firmato dallo studio blueArch di Bolzano/Milano, si ispira alla verticalità e alla potenza delle Dolomiti, unendo rigore estetico e innovazione tecnologica. L’edificio si sviluppa su quattro livelli, due ipogei, per ridurre l’impatto ambientale e inserirsi nel paesaggio con equilibrio quasi mimetico. Il rivestimento esterno in larice scuro, inciso da tagli di luce cristallini, dialoga con le superfici vetrate che riflettono cielo e cime innevate, dissolvendo i confini tra interno ed esterno. In cima, una terrazza panoramica abbracciata da murature in pietra dolomitica si affaccia direttamente sulle piste olimpiche della Tofana.

“La nostra scelta non è solo estetica, ma rappresenta un legame profondo con il territorio - spiega Alessandro Costanzia di Costigliole, co-fondatore di blueArch -. Lo chalet sembra emergere dalla terra stessa, con un design che rispetta e celebra la natura circostante. All’interno lo spazio è definito da elementi scultorei che stimolano la vista, il tatto e persino l’olfatto, grazie all’onnipresenza del legno usato sia come materiale costruttivo sia come rivestimento”. La sala centrale colpisce per il suo impatto scenografico, con tagli di luce zenitale che seguono il cammino del sole e uno spazio sospeso dedicato a esposizioni di arte, design e moda. Nei livelli ipogei si apre una vera Wunderkammer: una clubroom in cristallo sospesa sul vuoto, una scala elicoidale in ferro che avvolge un grande braciere circolare e ulteriori ambienti per eventi ed esposizioni. Il braciere è sormontato da una speciale macchina per la neve indoor che trasforma lo spazio in un teatro invernale perpetuo, tributo al fascino senza tempo della montagna.

Materiali naturali e soluzioni sostenibili sono al centro del progetto: legno, anche di recupero, ferro lavorato a mano e pietra dolomitica locale costruiscono un dialogo tra tradizione e contemporaneità, in linea con la filosofia ambientale della famiglia Kraler e con la ricerca di blueArch sull’Architettura Alpina. “Ci sono anche innovazioni all’avanguardia, tra struttura e divertissements formali – spiegano gli architetti – perché abbiamo disegnato anche tutti gli arredi, in toni neutri e raffinati, con texture inedite, lontane dai cliché della montagna”.

Tra gli spazi più iconici dello chalet spicca la Wine-Cellar, una sala conviviale in vetro e acciaio sospesa sopra l’area espositiva grazie a un sistema strutturale ispirato agli intrecci lignei delle antiche pratiche alpine. Al centro, un cuore luminescente in vetro colato, realizzato da una bottega vetraia veneziana, richiama le trasparenze delle stalattiti glaciali ed è visibile da diversi livelli dell’edificio, diventando fulcro simbolico e visivo dello spazio.

Dalla montagna alla città, il racconto continua nella nuova boutique Franz Kraler su Corso Italia. Uno spazio di 800 metri quadrati completamente ripensato dallo studio Raumwerk come un percorso immersivo, dove lo shopping si trasforma in esperienza scenografica. L’ingresso accoglie il visitatore in un ambiente chiaro e ovattato, tra superfici morbide e vibrazioni di azzurro ghiaccio, mentre collezioni e installazioni dialogano con la tradizione alpina in chiave contemporanea.

Il percorso poi si stringe e si trasforma: pareti metalliche e superfici in metallo liquido creano un imbuto sensoriale, una soglia cinematografica che introduce a un nuovo stato percettivo. Le vetrine diventano un parco delle meraviglie alpine, popolato da funivie in miniatura, palloncini sospesi, scenografie montane, campi da sci e tunnel ghiacciati. È l’universo immaginifico di Kralerland, dove sport, moda e fantasia si fondono. Anche lo spogliatoio, rivestito in cavallino rosa shocking e animato da scritte grafiche, diventa un gesto audace e dichiaratamente social.

Il secondo accesso dalla terrazza è segnato da una volta stellata di 34.500 cristalli, realizzata con Luxor Crystal e Lichtwerk, che guida il visitatore verso il cuore dello store con un bagliore quasi astrale. All’esterno, una scultura alta tre metri raffigurante uno scalatore collega simbolicamente la boutique alla verticalità delle Dolomiti, diventando un nuovo landmark urbano. Dal centro dello store, il viaggio ideale prosegue sulle piste, allo Chalet Franz Kraler – Club Moritzino. Musica, gastronomia, arte e rituali esclusivi si intrecciano in un ecosistema coerente, dove retail, spettacolo e lifestyle alpino convivono.

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