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Monaco '72, la minaccia nei documenti degli 007 del Club di Berna

06 settembre 2022 | 13.51
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(Federico D'Amato - Fotogramma)
(Federico D'Amato - Fotogramma)

Il club di Berna nasce nella metà degli anni ’60 e tra gli ideatori c'è Federico Umberto D’Amato, l'allora direttore degli Uffici Affari Riservati del ministero dell'Interno italiano, rimasto in carica come Presidente fino al 1974. L’idea è quella di riunire periodicamente i principali capi dei servizi di sicurezza interna dell’Europa occidentale (Belgio, Francia, Italia, Lussemburgo e Olanda) allargando le riunioni talvolta al Regno Unito, alla Svizzera e in certi casi anche agli Stati Uniti e Israele per le questioni di terrorismo internazionale.

Tra i documenti del Club di Berna rientrano sia il documento firmato da D’Amato del 1971 (un telex datato 31 agosto 1971 - che l'Adnkronos ha potuto visionare - inviato al capo dell’intelligence interna tedesca Hubert Schrübbers e relativo alla "preoccupazione" dei Servizi tedeschi "per lo svolgimento delle Olimpiadi di Monaco" e all'iniziativa di compilare uno "schedario" dei terroristi da scambiare tra Paesi europei in vista dei giochi del '72), sia la "Relazione sulle decisioni approvate nella riunione dei capi dei servizi di sicurezza dell'Europa occidentale tenutasi il 19 novembre 1971 a Colonia", all'epoca classificata come "riservatissima", e relativa a uno ai problemi di sicurezza per le Olimpiadi di Monaco.

La prima riunione del club di Berna di cui si ha traccia documentale risale al 1969 a Parigi e si discute della necessità di creare degli incontri periodici tra i responsabili dei maggiori servizi di polizia europei, programma già sollecitato dal ministero dell’interno italiano a partire dal 1965. Si tratta di una collaborazione informale tra i 6 paesi della Comunità europea diretta a creare un coordinamento sui problemi relativi alla sicurezza interna e alla lotta contro la sovversione politica senza intralciare il lavoro dell’Interpol incentrato invece su questioni di polizia criminale.

Nel 1968, anno delle agitazioni studentesche, dietro alla spinta del ministero francese si stabilisce di rendere le riunioni a cadenza semestrale. Si esamina congiuntamente la situazione interna di ciascun paese guardando alla violenza, al terrorismo politico, ai finanziamenti dei diversi gruppi terroristici, all’eventuale ruolo dei servizi dell’Europa dell’Est nel fomentare i disordini, alle attività dei gruppi extraparlamentari di sinistra e la loro infiltrazione nell’apparato pubblico. Le altre riunioni si sono tenute a Parigi nel febbraio 1969, all'Aia nel settembre 1969, ancora a Parigi nel settembre 1970, a Colonia nel novembre 1971, a Roma nel maggio 1972, a Berna tra l'ottobre e il novembre 1972 e a Colonia nel gennaio 1973.

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