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Mondo Rai/Appuntamenti e novità

24 agosto 2022 | 20.19
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A Santo Stefano di Sessanio, piccolo paese abruzzese in provincia de L'Aquila, colpito dal terremoto del 2009, per tentare di rimettersi in piedi, la comunità tenta di applicare la tattica turistica dell'albergo diffuso dell'imprenditore Luca. Quando un'azienda promozionale torinese invia un giovane ispettore nel paese per recensire il modello d'albergo diffuso, quest'ultimo esprime un giudizio negativo. Infastidito per la pessima recensione, Luca si reca personalmente in Piemonte per chiedere spiegazioni. Qui incontra Isa incaricata di revisionare le bozze prima della pubblicazione, e si lamenta con lei su quanto accaduto. La ragazza decide di andare a informarsi di persona e parte alla volta dell'Abruzzo, dove aiuterà Luca a risollevare economicamente e moralmente il paesino. E' 'Purché finisca bene - Piccoli segreti, grandi bugie', il film diretto da Fabrizio Costa con Giuseppe Zeno e Chiara Francini, che Rai1 trasmette domani alle 21.25.

La Gran Bretagna, i protagonisti e gli eventi che ne hanno segnato la storia da fine Ottocento e nel Novecento, sono al centro del terzo appuntamento con Paolo Mieli e ‘La Grande Storia’ in onda domani alle 21.20 su Rai 3. Si comincia dal presente con Elisabetta II, la regina più longeva della storia che da poco ha festeggiato i settant’anni di regno sul trono d’Inghilterra: dalla gioventù all’ascesa al trono, dagli scandali familiari fino alla lunga pandemia e alla morte del marito Filippo di Edimburgo, che hanno duramente provato la sovrana. Si torna poi indietro nel tempo per raccontare le vicende della dinastia dei Windsor: dalla regina Vittoria, allo scandalo dell’abdicazione di Edoardo VIII fino a Giorgio VI, il re timido e balbuziente. Infine, il trionfo e la caduta del grande Impero britannico, tra Africa, Oriente, Australia e soprattutto India, il gioiello della Corona.

Era il 1982 quando gli Abba si scioglievano, eppure ancora oggi la loro musica è ovunque. Rai Cultura dedica al celebre quartetto svedese l’episodio della serie “Rock Legends” - in onda domani alle 23.00 su Rai5 - che ricorda la band con interviste, aneddoti e video musicali. Piacciano o non piacciano, le canzoni degli Abba hanno un’immediatezza e una limpidità che le rendono il non plus ultra della pervasività pop. E fanno degli autori, legittimamente, la band non anglosassone più celebre della storia anche negli Usa e nel Regno Unito. La storia di questi quattro musicisti svedesi, Agnetha Fältskog, Björn Ulvaeus, Benny Andersson, Anni-Frid Lyngstad (A.B.B.A.), è atipica rispetto a quella delle popstar anglosassoni. Mentre quelle calcavano i palchi di mezzo mondo e si davano il turno a Top of the Pops, gli Abba si facevano le ossa cercando di conquistare una finestra all’Eurovision Song Contest, accanto a Gigliola Cinquetti e Nicola di Bari. Ci riuscirono nel 1974 con “Waterloo”, che sbaragliò la debole concorrenza e dalla Scandinavia li portò alla ribalta mondiale. Tratta dal loro secondo, omonimo album, la canzone è il primo esempio di quella speciale maestria fatta di equilibrio e colori sgargianti, di pomposità ed essenzialità, che sarebbe stato il principale tratto distintivo del loro stile. Nata come energico pop-rock condito di chitarroni e venature rock’n’roll, fu spogliata in fase di lavorazione, ristudiata e rivestita di scintillanti panni disco finemente cesellati da Benny Andersson e Björn Ulvaeus, principali autori dei brani della band nell’arco di tutta la carriera e fondamentali factotum di tutti i dischi.

Su Rai Movie 'Il momento di uccidere' - Su Rai Storia 'a.C.d.C.'

Rai Movie propone domani alle 21.10 'Il momento di uccidere', film del 1996 diretto da Joel Schumacher, con protagonisti Sandra Bullock, Matthew McConaughey, Samuel L. Jackson e Kevin Spacey. Nel Mississippi anni '90, l'afroamericano Carl Lee uccide a colpi di fucile i responsabili dello stupro di sua figlia di dieci anni: due razzisti rampolli di una ricca famiglia. L'avvocato Jake Brigance, aiutato dalla studentessa di legge Ellen Roark, inizia una battaglia legale a difesa di Lee, nel tentativo di fare chiarezza e giustizia. Intanto il Ku Klux Klan non sta a guardare e inizia a minacciare chiunque tenti di difendere Carl Lee. Tratto dall'omonimo romanzo di John Grisham, maestro del genere giudiziario.

La cattolica Francia sostiene i protestanti nella guerra dei Trent’anni che infiamma l’Europa, allo scopo di contrastare il crescente potere della Spagna e della famiglia Asburgo. A Parigi, il re Luigi XIII deve lottare contro sua madre, sua moglie e suo fratello: Maria de’ Medici, Anna d’Austria e Gastone d’Orleans cercano in tutti modi di estromettere dal potere il cardinale Richelieu. La partita si gioca tutta tra domenica 10 e lunedì 11 novembre 1630: la celebre ‘giornata degli ingannati’. Lo scontro tra Borboni e Asburgo è al centro dell’appuntamento con il professor Alessandro Barbero e “1590-1643. Per la fede e per il trono. Alle origini dell’Europa moderna” che andrà in onda domani alle 21.10 su Rai Storia per “a.C.d.C”. A seguire “L’Europa in fiamme”: la Francia è direttamente coinvolta nella guerra dei Trent’anni. Si combatte sul suolo francese. Anna d’Austria, la consorte del re Luigi XIII, trasmette segretamente informazioni a suo fratello, re di Spagna e dei Paesi Bassi spagnoli, ma è smascherata dall’efficiente servizio di informazioni organizzato dal cardinale Richelieu. Il re è sul punto di ripudiarla, quando un evento scuote la corte e la Francia intera; sorprendentemente, dopo diverse gravidanze interrotte, la regina sta per dare alla luce un bambino, il futuro Luigi XIV, il “Re Sole”.

Nei maestosi giardini di Palazzo Schönbrunn a Vienna e sotto la direzione di Andris Nelsons, i Wiener Philharmoniker sono i protagonisti del “Summer Night Concert 2022”, che Rai Cultura propone domani alle 21.15 su Rai5. Nel programma celebri brani di Beethoven, Lysenko, Rossini, Dvorak and Johann Strauss Jr. Protagonista anche il violoncellista francese Gautier Capuçon, che interpreta il Concerto per violoncello n.1 op. 33 di Camille Saint-Saëns.

La guerra in Ucraina a 'Radio anch'io' su Rai Radio1 - Su Rai3 'Passato e Presente'

Il conflitto in Ucraina è il tema di apertura di Radio Anch’io, condotto da Enrica Belli, in onda domani alle 7.30 su Rai Radio 1. Cecilia Rinaldini, Grr, Francesca Mannocchi, giornalista e Giovanni Savino, docente di Storia dell'Europa orientale all'Università di Parma, affrontano l’evoluzione della situazione attorno alla centrale di Zaporizja. Poi la politica, a partire dall’intervento di Mario Draghi al meeting di Rimini e le reazioni dei partiti in campagna elettorale. Se ne parla con Mario Sechi, Elisabetta Piccolotti, coordinatrice Segreteria Nazionale Sinistra Italiana, e Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia. Infine, terza parte dedicata alla crisi energetica, nei suoi vari risvolti: sulle famiglie e sulle imprese. Quali gli interventi concretamente possibili? Rispondono Celestina Dominelli, giornalista de “Il Sole 24 Ore”; Alessandra Sassi, presidente Confindustria Emilia Romagna; Davide Tabarelli, presidente Nomisma Energia; Gigi De Palo, presidente nazionale del Forum Famiglie.

Nel 1939, alla vigilia dell’entrata in guerra del nostro Paese, il pubblicitario e pioniere del marketing Dino Villani inventa, con l’amico Cesare Zavattini, il concorso fotografico “Cinquemila lire per un sorriso”. Il concorso sponsorizza un dentifricio, e per partecipare basta inviare una foto del proprio volto sorridente. Alle cinquemila lire in titoli di Stato si aggiungono altri doni, come una pelliccia di visone, un corredo completo, una cucina a gas, sei paia di calze di seta. Una storia riletta da Paolo Mieli e dalla storica Fiamma Lussana a “Passato e Presente”, in onda domani alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Il concorso riprende nell’immediato dopoguerra col nuovo titolo “Miss Italia – La Bella Italiana” e si svolge a Stresa, sul Lago Maggiore, nelle lussuose sale del Grand Hotel des îles Borromées. Nella giuria ci sono Arrigo Benedetti, Vittorio De Sica, Luchino Visconti, Cesare Zavattini, il pittore Carlo Carrà. Nell’edizione del 1947 vince Lucia Bosè, commessa di pasticceria. Fra le partecipanti al concorso ci sono quelle che diventeranno le più note attrici italiane degli anni Cinquanta e Sessanta come Silvana Pampanini, Gina Lollobrigida, Silvana Mangano, Eleonora Rossi Drago, Sofia Loren. Per molte ragazze, l’America dei consumi e del benessere e il cinema di Hollywood rappresentano sogni che si realizzano. Che siano casalinghe, segretarie, maestre, commesse o dattilografe, la bellezza può spalancare loro le porte della felicità, e dell’indipendenza. Nell’Italia degli anni ’50 il concorso di Miss Italia accende il dibattito pubblico: il democristiano Bortolo Galletto presenta un disegno di legge che mette al bando i concorsi di bellezza, ritenuti spettacoli immorali e scandalosi. Nascono competizioni alternative: la Democrazia Cristiana promuove La Donna Ideale, il Partito Comunista premia la Stellina dell’Unità e Miss Vie Nuove. Con il miracolo economico la bellezza diventa una professione attorno a cui ruotano investimenti pubblicitari e affari, sul modello americano.

Il martedì, il Museo del Louvre di Parigi è chiuso al pubblico. A porte chiuse è però anche la giornata più frenetica. Tra opere di restauro, la pulizia delle stanze, il trasferimento di opere e il controllo degli impianti di sicurezza, il personale del museo è più impegnato che mai. Il documentario “Un martedì al Louvre” in onda domani alle 19.25 su Rai5, va alla scoperta di ciò che accade dietro le quinte, incontrando alcuni restauratori e conservatori alle prese con il nemico numero uno di tutti i mobili e di tutte le opere: la polvere. Ma ci sono anche la squadra dei pompieri nel giro di verifica degli impianti antincendio e l’ufficio che si occupa degli artisti che vogliono copiare le opere esposte. Fuori dal Louvre si studia il restauro dell’imponente “Arc du Carrousel”, mentre nel giardino delle Tuileries, un vero museo a cielo aperto, alcuni esperti si occupano di restituire lucentezza a una scultura in bronzo e altri ancora rinnovano le aiuole. Un martedì come un altro, per chi lavora al Louvre.

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