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Calcio: Montolivo, si fa fatica a immaginare Italia senza Pirlo

10 novembre 2015 | 17.24
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Riccardo Montolivo - INFOPHOTO
Riccardo Montolivo - INFOPHOTO

"Si fa fatica immaginare una nazionale senza di lui, per tutto quello che ha fatto in questi anni. La sua convocazione comunque spetta al mister che farà la scelta migliore per l'Italia". Riccardo Montolivo si esprime così su un possibile addio di Andrea Pirlo alla nazionale. Ieri il commissario tecnico Antonio Conte ha affermato che deciderà a marzo sulla presenza del giocatore dei New York City agli Europei in base alla sua condizione di forma. "Andrea è il calcio e da italiano spero che faccia ancora parte di questa nazionale -aggiunge il centrocampista azzurro in conferenza stampa dal ritiro di Coverciano-. Se non farà parte di questo gruppo non è certo per le sue qualità. Io suo sostituto? In Nazionale ho sempre giocato con Pirlo, quindi non mi vedo come un'alternativa". Nella stagione che porta ai campionati Europei Montolivo punta a fare grandi cose con la maglia del Milan per meritarsi una convocazione per il torneo continentale: “A causa dell'infortunio ho perso tempo e sono l'ultimo arrivato. So di dovermi conquistare un posto facendo una grande stagione con il Milan. C'è grande qualità e concorrenza nel mio ruolo -sottolinea il centrocampista- e ognuno di noi vorrà dare il massimo per convincere il ct a convocarlo per l'Europeo. Sono contento per la seconda chiamata consecutiva, ci speravo. Nel Milan sto facendo bene e se sono qui vuol dire che ho soddisfatto il ct". L’ex giocatore della Fiorentina concorda con la decisione di Conte di puntare sul collettivo più che sui singoli: "E' giusto. Se riusciamo ad unire l'organizzazione di gioco e le qualità umane si possono fare grandi cose. Dal primo raduno ad oggi ho visto una squadra in crescita, penso che arriveremo pronti all'Europeo". Montolivo nel Milan si sta specializzando da centrale ma in Nazionale è pronto a tornare a fare ruoli diversi: "Le mezze ali hanno compiti d'inserimento maggiori rispetto a quelli di un centrale. Al Milan mi sto specializzando nel ruolo del regista, ma qui stiamo lavorando su più moduli. Credo di poter fare la mia parte". Il 30enne centrocampista parla infine del ranking Fifa, che vede l'Italia solamente in 13esima posizione: "Il ranking dà un'idea generale dei valori, ma credo però che debba essere rivisto il regolamento sulle amichevoli perché non possono dare lo stesso punteggio di una gara di qualificazione".

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