Gli itinerari “Spiritualità e meditazione” predisposti dall’Ufficio turistico conducono pellegrini e viaggiatori alla scoperta di abbazie, monasteri, conventi e basiliche in tutto il territorio regionale
Le Marche sono una regione in cui gli itinerari della fede costituiscono una delle principali destinazioni in Italia sia per quanto riguarda i pellegrinaggi sia per chi ama andare alla ricerca dello “spirito” delle culture e delle architetture religiose che hanno contraddistinto l’insediamento in queste terre dei vari Ordini ecclesiastici. Costellata di monasteri, abazie, conventi gran parte dei quali aperti al pubblico, le Marche sono state luogo di insediamento di camaldolesi, cistercensi, benedettini e soprattutto francescani (Francesco d’Assisi arrivò la prima volta nella Marca di Ancona nel 1208 e nel giro di un’ottantina d’anni la provincia contò la nascita di 85 conventi con oltre 1.500 frati). Ordini che hanno lasciato significative testimonianze che l’Ufficio turistico della regione (www.turismo.marche.it) ha voluto raggruppare in una specifica proposta denominata “Spiritualità e meditazione”, itinerari specifici sia per viaggi individuali che di gruppo. Per esempio, un circuito ad anello che da Portonovo di Ancona porta a Loreto, Tolentino, San Severino e Cingoli permette di passare della mistica semplicità benedettina di Santa Maria di Portonovo alla magnificenza rinascimentale di Loreto (con la Casa Madre, la Cappella tedesca, il restaurato camminamento lungo il perimetro della basilica). Poi le abbazie di Santa Maria di Chiaravalle di Fiastra (tra i comuni di Tolentino e Urbisaglia), di S.Claudio (a Corridonia), la chiesa di S. Maria in Chienti tracciano la storia degli insediamenti religiosi nella regione.
(Adnkronos/Travelnews24.it)
