Secondo sopralluogo dopo l'attracco della nave al porto di Brindisi per individuare le cause dell'incendio che ha provocato undici morti, mentre il numero dei dispersi è ancora da accertare. Recuperata la scatola nera. Salgono a sei gli indagati
"Non sono stati trovati altri corpi". A dirlo il pm della Procura di Bari Ettore Cardinali nel corso dell'ispezione, compita con la polizia giudiziaria nell'imbarcazione, attraccata venerdì pomeriggio a Costa Morena. Finora non è stato trovato nessun cadavere, come ha ribadito il magistrato al termine del controllo, ma la zona ispezionata è limitata poiché la stiva e i garage sono ancora inaccessibili per le alte temperature. Domenica mattina torneranno sulla nave.
I tecnici dei vigili del fuoco hanno svolto un’attività di valutazione della sicurezza per consentire l’accesso alla plancia di comando, procedendo anche al recupero di documentazione cartacea della nave. È stata effettuata una prima verifica visiva dei sistemi antincendio ispezionabili nei ponti superiori, mentre è stata limitata quelli sul ponte 4 per le difficoltà di accesso connesse alla presenza di focolai tuttora attivi di incendio.
Intanto dal primo esame dei nove corpi, portati al Policlinico di Bari è emersa la presenza tra le vittime anche di una ragazzina albanese con passaporto tedesco di appena quindici anni. Gli altri erano stati riconosciuti venerdì. Non c'è quindi tra loro il corpo del terzo autotrasportatore campano che manca all'appello.