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Nuova Clio, ambizioni da 'grande' aspettando l'elettrica

15 giugno 2019 | 18.09
LETTURA: 5 minuti

Evoluzione senza rivoluzione nel design ma nell'abitacolo e sotto il cofano cambia tutto

Nuova Clio, ambizioni da 'grande' aspettando l'elettrica

Con uno ‘strappo’ in apparenza quasi impercettibile all’esterno, ma evidentissimo all’interno e sul piano dinamico, la Renault Clio entra nella quinta generazione per affrontare la sfida dell’elettrificazione e confermare un successo che ne ha fatto l’auto francese più venduta al mondo con 15 milioni di esemplari dal lancio nel 1990. Di questi, 1,6 milioni immatricolati in Italia, da sempre secondo mercato estero per la compatta Renault.

Alla luce dei risultati della attuale generazione, capace di incrementare ogni anno le sue immatricolazioni (e nel nostro paese dal 2015 auto straniera più venduta), è comprensibile la prudenza scelta nell’intervenire sul designa esterno, dove gli interventi – ad esclusione della nuova ‘firma’ dei fari a led – non stravolgono l’impostazione di fondo di Laurent van den Acker. Non c’è nessun pannello che non sia stato toccato dagli interventi, e oggi la nuova Clio è di 1,2 cm più corta e 80 mm più bassa rispetto alla precedente: ma anche in Renault parlano di evoluzione e non di rivoluzione (come invece avvenuto anche di recente in altre compatte Made in France).

Entrando nell’abitacolo, invece, il balzo in avanti è evidente, dai nuovi rivestimenti ‘morbidi’ al maxi display verticale da 9,3 pollici – opzionale - che introduce a una nuova esperienza a bordo, dalla gestione dei parametri alla navigazione e alla connettività ‘always on’. E’ un approccio iniziato qualche anno fa con l’Espace ma che oggi sulla Clio viene razionalizzato e potenziato, consentendo – con l’opzione Multi-Sense - la personalizzazione pressoché totale della vettura in abbinamento continuo con lo smartphone personale.

Sono esperienze ‘multimediali’ fino a poco tempo fa riservate a vetture di segmento superiore ma che oggi Renault democratizza, nel nome di un downsizing intelligente, che si ritrova anche nelle motorizzazioni. Non serve più, insomma, dover salire di segmento, costi e cilindrata per godere di prestazioni, allestimenti e sicurezza di alto livello: nell’era dell’unica auto familiare, per spostamenti sempre più limitati in auto (complici Tav e voli low cost), la richiesta della clientela è di un compromesso ottimale fra spazi, costi di gestione ed equipaggiamenti.

A bordo la vivibilità è adeguata alle esigenze di una famiglia ‘giovane’ con cm a sufficienza soprattutto per i passeggeri anteriori e un bagagliaio da 391 litri best in class. In marcia spicca il miglioramento nel confort acustico, favorito anche dalle caratteristiche dei nuovi motori benzina, bestseller preannunciati per questo modello: se la gamma parte con due aspirati da 65 e 75 cv, le versioni più versatili sono i due turbo, i TCe 1.0 da 100 CV e 1.3 da 130 CV, in cui si ritrova un lavoro comune dell’Alleanza Renault Nissan e Mitsubishi in sinergia con Daimler. La gamma gasolio comprende invece due1.5 Blue dCi da 85 e 115 CV mentre a fine anno il Tce da 100 CV sarà offerto anche in versione Gpl.

Ma è indubbio che il vero balzo in avanti arriverà con la versione ibrida E-Tech prevista nel 1° semestre 2020, spinta da un nuovo benzina 1.6 e da due motori elettrici alimentati da una batteria da 1,2 KWh. Un modello in grado di muoversi per alcuni km a zero emissioni – grazie all’expertise consolidata nell’Alleanza sul fronte elettrico – e assicurando una riduzione dei consumi del 40% nel ciclo urbano. Un approccio anche qui ‘conservativo’ rispetto alle full electric annunciate da alcuni concorrenti, ma che dovrebbe contenere i costi e favorire una maggiore versatilità di utilizzo, grazie alla soluzione ibrida.

A favorire questa evoluzione 'elettrica' l'adozione della nuova piattaforma, la CSFNB, che ha consentito un sensibile miglioramento del comportamento dinamico, con maggiore rigidità, meno rumorosità e un aumento della tenuta di strada. La piattaforma peraltro servirà da base per molti modelli del piano strategico Drive the Future (di cui la nuova Clio è il primo risultato), che condurrà Renault sino al 2022, con 12 veicoli elettrificati, 100% dei veicoli connessi e 15 veicoli a guida autonoma. Una esperienza di guida autonoma che che sulla piccola francese muove i primi passi con l'adozione - per la prima volta su un veicolo della casa - del sistema Highway and Traffic Jam Companion che consente frenata e ripartenza automatica (da 0 a 170 km/h) combinato al Cruise Control adattivo e sistema di mantenimento della corsia.

La nuova Clio conferma infine le buone abitudini della casa francese avendo già conquistato le 5 Stelle Euro NCAP grazie alla bontà della progettazione e ai numerosi sistemi di sicurezza di serie, come la frenata di emergenza attiva con riconoscimento pedoni e ciclisti, l’avviso distanza di sicurezza e il riconoscimento dei segnali stradali.

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