"Sfiderei ogni magistrato e ogni persona che sta dentro lo Stato a parlarmi di indifferenza quando loro non ci sono mai passati. Parlano di indifferenza quando non ci sono passati". Così Edoardo Paraninfi, 18 anni, tra i testimoni dell'omicidio di Sara Di Pietrantonio, ha parlato ai microfoni de 'La Zanzara', la trasmissione radiofonica di Radio24. "Non mi sento un vigliacco perché ho visto quello che ho visto - prosegue - e ci sono le telecamere che testimoniano cosa ho visto in quel momento".
"La situazione era tranquillissima - racconta il ragazzo - C'era un ragazzo appoggiato alla macchina e lei che lo rimproverava. Una situazione di discussione. Io sono andato ad accompagnare una mia amica, e poi dopo un'ora sono tornato e ho fatto la via della Magliana al contrario. Quando sono passato c'era già la polizia stradale sul posto e la macchina in fiamme".
"Quanti passanti si sono costituiti quella notte? Nessuno - continua il testimone - Mi stanno ritorcendo tutto contro, dicono che non l'ho aiutata. Sono schifato da questo Paese, tutti i passanti si sono andati a costituire. Io ho visto il prima e il dopo. Il prima, penso nessuno avrebbe mai chiamato la polizia per una discussione così. Il dopo, c'era la macchina carbonizzata con la polizia stradale ferma. Ho testimoniato e mi hanno lasciato andare perché ho detto tutto. Mi stanno accusando di cose non vere, ingiustamente, dicendo che non mi sono andato a costituire".
"Dopo quello che è successo - conclude Paraninfi - ci penserei due volte ad andare a testimoniare. Questo Paese è fatto di gente falsa e giornalisti falsi che per fare il loro lavoro farebbero qualunque cosa. Provo rimorso perché sono passato troppo prima e troppo dopo. Ho detto le cose come sono andate, da persona matura anche se ho solo 18 anni. Se fosse passato un cinquantenne neanche ci sarebbe andato dalla polizia".