Il ministro dell'Economia sul blocco degli stipendi degli statali: "Sarà un discorso generale di revisione della spesa". La legge di stabilità "improntata alla sostenibilità" e non è escluso il taglio del cuneo fiscale alle imprese
"Se ho ben capito il presidente D'Alema ha detto che i risultati ancora non si vedono, concordo, si vedranno presto". Così il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha replicato, dalla festa nazionale dell'Unità in corso a Bologna, a Massimo D'Alema che aveva parlato di risultati del governo "non ancora soddisfacenti".
Quanto al blocco degli stipendi dei statali, Padoan non si sbilancia più di tanto: "Non dico niente, se ne stanno occupando gli altri ministri, sarà un discorso generale di revisione della spesa". Ma sulla possibilità di trattativa apre uno spiraglio: "Noi stiamo cominciando una spending review nel governo che riguarda misure su tutte le voci di spesa e in quel contesto si valuteranno le cose".
Il ministro dice, inoltre, che è in arrivo una legge stabilità che "sarà improntata alla sostenibilità del bilancio, alle riforme strutturali e al sostegno degli investimenti". E "non è detto che non si riesca a tagliare il cuneo fiscale alle imprese" nella legge di stabilità.
L'intervento della Bce per aiutare le ripresa in Europa, secondo Padoan "avrà effetti positivi". E ancora più del taglio dei tassi, "le decisioni di intervenire direttamente con strumenti di quantitative easing". Per sbloccare il nostro Paese è necessario affrontare due problemi: "trovare le risorse e ricostruire la fiducia, vale per famiglie, consumatori e imprese".
"Abbiamo poco tempo per completare la legge di stabilità - precisa Padoan - e c'è l'impegno pubblico del presidente del Consiglio ad iniziare all'interno del governo i colloqui in questo senso e lo confermo. Si taglia la spesa - spiega - non per un gusto sadico di tagliare, ma per liberare risorse". Aggiunge infine che la risposta del governo al commissario straordinario per la spending review Carlo Cottarelli sul piano di revisione della spesa pubblica arriverà "nei prossimi giorni".
Parlando di flessibilità e conti pubblici, Padoan dice che la flessibilità sui vincoli di bilancio pubblico che si può ottenere in Europa "dipende esclusivamente da noi, dallo sforzo credibile che mettiamo nell'azione di riforme strutturali". Secondo il ministro, "bisogna andare molto oltre l'annuncio" e dare all'Ue "un messaggio forte", rimarcando che "le riforme sono nel nostro interesse, le dobbiamo fare perché servono a noi, non all'Europa".
