Non accettava la separazione dalla moglie e l'ipotesi si potere perdere anche la figlia che avrebbe potuto andare a vivere con la madre. Sarebbe questo il motivo per cui un uomo di 50 anni ha ucciso la figlia di 21 anni.
A scoprire i cadaveri senza vita in una villetta a schiera di via Alfonso I d'Este a Mesola, nel ferrarese, sono stati i carabinieri che, insieme ai vigili del fuoco, alle 10.35 hanno sfondato la porta dell'appartamento. Un parente, infatti, aveva dato l'allarme visto che non vedeva i due da un paio di giorni.
Secondo la prima ricostruzione, il padre, autista di camion perfettamente integrato e regolare, avrebbe sparato alla figlia con una pistola detenuta legalmente per uso sportivo, quindi avrebbe rivolto l'arma contro se stesso. L'omicidio-suicidio potrebbe risalire alla giornata di ieri. La ragazza, studentessa universitaria, è stata trovata senza vita sul pavimento della casa, accanto al padre, in una pozza di sangue. Vicino ai cadaveri anche l'arma del delitto. La madre della giovane si trova al momento all'estero. Le indagini sono tuttora in corso, ma l'ipotesi è che l'uomo abbia agito in preda ad una forte depressione legata alla separazione dalla coniuge. La coppia aveva una sola figlia.