"Stiamo portando avanti un progetto di consolidamento dell'innovazione tecnologica, con cuore e testa italiana ma con l'ambizione di un'infrastruttura importante per le banche e i clienti europei". Lo ha detto Marco Ferrero, Commercial Division Director di Nexi, nel corso del Salone dei Pagamenti 2021.
"Sta succedendo una trasformazione importante - ha spiegato - e siamo orgogliosi di portare in Europa un progetto importante di consolidamento di realtà italiane" come Sia, azienda "capace di affacciarsi in Europa, portando tecnologia e competenze", ha detto ancora Ferrero.
"Oggi c'è la consapevolezza diffusa che pagare in digitale è più sicuro, anche in un momento come quello della pandemia in termini di prevenzione, ed è anche più semplice, veloce, ed efficiente per tutti. Crea efficienza e trasparenza, è trend che oramai è partito. Oggi il 60% dei pagamenti in Italia sono in contanti, ma 3 anni fa erano al 65%". Ad esempio, ha ricordato Ferrero, "il cashback ha aiutato molto, non tanto in volumi quanto nello sbloccare e creare un'abitudine di acquisto in chi era più reticente, soprattutto in transazioni di piccolo importo".
"Siamo in un percorso di accelerazione e trasformazione digitale in Italia anche, e soprattutto, grazie alle banche e a tutti gli attori che hanno affrontato la pandemia con grandissimo coraggio e resilienza e con focalizzazione". "L'augurio è che l'accelerazione - ha aggiunto - continuerà di pari passo con la crescita economica".
"Il numero dei Pos sul mercato - ha detto ancora Ferrero - non è aumentato da solo, ma perché è stato promosso dalle banche ai propri clienti. La maggiore diffusione delle carte è grazie a una maggiore iniziativa di promozione ed educazione. Una volta portata la carta su smartphone - ha spiegato - l'utilizzo diventa un gesto quotidiano".
Secondo Ferrero, sono necessari "tre elementi per accelerare il trend in corso: l'innovazione di prodotto, fondamentale per le banche, una chiara strategia di segmentazione perché non tutti i clienti sono uguali e investimenti in iniziative commerciali, in promozione e comunicazione".
Ogni anno Nexi "destina circa 300 milioni di euro in innovazione" ed è una cosa "importante perché oramai l'innovazione richiede scala, specializzazione e competenze molto ricercate. Poter affrontare la trasformazione digitale in Italia e in Europa attraverso un centro di competenze specializzato vuol dire creare il presupposto a un percorso che ancora manca, che è ancora lungo da fare e farlo con 300 milioni all'anno è buon aiuto per tutti", ha concluso.