Chiedono giustizia i genitori di una bambina pakistana, di etnia hazara (gruppo etnico della minoranza sciita), torturata e uccisa a Quetta, capoluogo della turbolenta provincia del Baluchistan. Il caso di Saher Batool torna sulla stampa pakistana dopo lo sdegno per l'uccisione di una coppia di giovani cristiani e di un detenuto accusato di blasfemia nel Punjab.
Il corpo della bambina è stato trovato lo scorso 28 ottobre, con evidenti segni di torture, in un cestino della spazzatura poco distante dall'abitazione della sua famiglia, come ricostruisce The Express Tribune. La scomparsa di Saher era stata denunciata quello stesso giorno. "Quando è stato ritrovato il corpo c'era un segno rosso sul suo collo - ha raccontato il padre, Sakhi Khan, un giardiniere padre di sette figli - La mia famiglia non ha problemi con nessuno. Non ho mai ricevuto minacce".
La polizia del Baluchistan sta indagando sul caso. Il commissario Hasim Shah ha spiegato a The Express Tribune che "l'autopsia ha confermato che la bambina è stata strangolata con una corda e torturata". La comunità hazara di Quetta è spesso finita nel mirino di sanguinosi attacchi.
