"Questo cimitero, luogo di lutto e di pianto, luogo di morte, è diventato luogo sacro". E' quanto ha sottolineato monsignor Santo Marcianò, ordinario militare per l'Italia, nell'omelia per la dedicazione del sacrario militare di Redipuglia - dove sabato 13 settembre si recherà Papa Francesco - alla Madonna Regina della Pace, nonché ai due santi protettori dell'Italia, san Francesco d'Assisi e santa Caterina da Siena.
"La storia, anche la storia tragica della prima guerra mondiale di cui questo luogo è memoria e di cui ricorre quest'anno il centenario dall'inizio, seppure affidata alla libertà degli uomini è tuttavia sempre e comunque nelle mani di Dio, perchè - ha spiegato Marcianò - la sua presenza non abbandona mai i suoi figli, neppure nell'ora buia del dolore, del non senso, della morte".
Dunque, dedicare la chiesa alla Madonna della Pace "non è un atto formale ma un profondo atto di fede. Significa consegnare a Dio la storia e il tempo, la guerra e la pace, il dolore e la gioia, la totalità della nostra vita perché ne faccia una cosa sacra".
