Papa Francesco ha celebrato nell'ex stadio Romagnoli a Campobasso, amministrando la messa da un altare pieno di simbologie. L'altare, infatti, era inserito all'interno di una grande capanna. Il senso è stato spiegato da monsignor Giancarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso Boiano: "questo allestimento ha voluto ricordare la storica trasnumanza che per oltre un millennio ha arricchito la terra molisana. Ua terra che ben conosce l'odore delle pecore - ha ricordato il presule rifacendosi ad un concetto tanto caro al Papa - e che condivide le fragilità umane".
Un altare di grande significato che si deve ad un giovane senegalese che sul Paliotto ha raffigurato un giovane che sta sprofondando nella disoccupazione, nella droga, ma c'è il Papa che gli viene incontro. "Il lavoro - ha ricordato il vescovo - è la grande sfida per le nostre terre. Questo evento, marchiato dal fuoco dello Spirito, ci aiuetrà a fare del Molise un giardino della pace e un'aurora di speranza".
