(Aki) - Un appello alla comunita' internazionale affinche' si faccia garante del libero accesso dei palestinesi cristiani ai loro luoghi di culto a Gerusalemme in occasione della Pasqua e' arrivato dalla Commissione civica nazionale, raggruppamento di 11 organizzazioni palestinesi. In una nota, il gruppo chiede che Israele rimuova tutti i posti di blocco e le altre misure che "ostacolano l'accesso alla chiese dentro e intorno alla citta' vecchia e che privano i cristiani del loro diritto alla liberta' di circolazione e di culto".
L'appello della Commissione arriva mentre, con una coincidenza del tutto eccezionale, cattolici e ortodossi si preparano a festeggiare la Pasqua nello stesso giorno, domenica prossima. La festivita' cade tra l'altro nella settimana di festa per la Pasqua ebraica, che ricorda la fuga dall'Egitto. Il mese scorso, alcune organizzazioni di cristiani palestinesi hanno presentato una petizione all'Alta Corte israeliana, chiedendole di dare istruzioni alla polizia su come comportarsi in occasione della Pasqua. In particolare, e' stato chiesto che gli agenti evitino "maltrattamenti, blocchi stradali e richieste di permessi".
La Corte ha sospeso la sua decisione, chiedendo alle parti di raggiungere un accordo entro il 10 aprile, ma finora non e' stata raggiunta alcuna intesa che semplifichi i controlli sui cristiani in arrivo dai Territori palestinesi. Per questo la Commissione civica nazionale si rivolge alla comunita' internazionale e "in particolare alle missioni diplomatiche, perche' assicurino che le autorita' israeliane rispettino i loro obblighi internazionali e creino le condizioni affinche' i cristiani palestinesi celebrino la Pasqua a Gerusalemme liberamente e con dignita'".
