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Turismo: per industria congressi arriva Libro bianco e Vademecum

03 dicembre 2014 | 17.09
LETTURA: 3 minuti

Presentato da Federcongressi&eventi.

Marcella Gaspardone Mario Buscema e Gabriella Ghigi
Marcella Gaspardone Mario Buscema e Gabriella Ghigi

Industria congressuale in primo piano anche a livello locale. Questo il punto di partenza del 'Libro bianco del congressuale italiano' e del 'Vademecum sul ruolo dei Comuni nell'incoming congressuale', presentati, oggi a Roma, da Federcongressi&eventi, per sensibilizzare le istituzioni, centrali regionali e locali, sul valore dell’industria congressuale e sui benefici che l’Italia, a tutti i livelli, potrebbe ricevere da un loro pieno coinvolgimento nell’attività incoming.

"Realizzato da Meeting consultants -si legge in una nota- il Libro bianco costituisce un’assoluta novità nel settore. E’ la prima volta che gli operatori, infatti, non solo danno il quadro del valore del mercato e dello status quo dell’Italia come sede degli eventi, ma pure presentano alle istituzioni le proprie proposte sugli ambiti di attività nei quali la politica potrebbe dare una mano qualificata ed efficace".

Gabriella Ghigi, autrice del Libro, ha stilato l’elenco delle proposte per le istituzioni: una strategia di sviluppo ventennale; lo sviluppo dell’intermodalità treno-aereo; hotel più efficienti; connettività a banda larga; comunicazione (far sapere quello che c’è); semplificazioni e agevolazioni fiscali; messa in rete di chi può facilitare l’acquisizione di eventi; informazione e formazione (un osservatorio nazionale e un programma di formazione continua per il personale all’interno delle istituzioni).

Il Vademecum sul ruolo dei Comuni nell’incoming congressuale è stato realizzato in forma cartacea da Federcongressi&eventi e dall’Anci (Associazione nazionale comuni italiani). Contiene una serie di proposte d’azione che si precisa "non implicano costi specifici, ma prevedono solo un impegno e un investimento in termini di tempo da parte dei sindaci e-o delle autorità locali verso le associazioni o le società professionali che vorrebbero portare nella loro città il proprio congresso internazionale".

Le azioni proposte per le municipalità prevedono di: incontrare l’associazione; sottoscrivere una lettera d’intenti; attivare la propria rete di contatti per offrire condizioni vantaggiose; garantire benefit e-o servizi gratuiti; partecipare alla presentazione della candidatura; definire accordi di sponsorship; presenziare all’apertura del congresso; assicurare un adeguato benvenuto da parte della città; predisporre un desk d’accoglienza in sede di congresso.

Il Vademecum è stato stampato in cinquemila copie e verrà divulgato agli assessorati al Turismo di altrettante municipalità. "L’Italia è pronta a proporsi -chiarisce Mario Buscema, presidente di Federcongressi&eventi- come destinazione a tutto tondo, forte del neo-costituito Convention Bureau Italia, che riunisce sotto la forma di rete d’impresa numerose aziende dell’offerta (Convention bureau territoriali, alberghi e centri congressi, società di servizi) sotto l’egida, oltre che di Federcongressi&eventi, anche delle altre associazioni di categoria che hanno interessi nel congressuale, e cioè Confturismo-Confcommercio, Federalberghi, Federturismo-Confindustria e Assoturismo- Confesercenti".

Un’alleanza, questa con le associazioni, ricorda Buscema, "per noi strategica sia perché mai come in questo caso l’unione fa la forza, sia perché attesta l’attenzione che viene rivolta al nostro mercato da una parte così importante e rappresentativa dell’industria turistica".

"Segnalo però -avverte- lo stallo delle istituzioni. L’alleanza con le altre associazioni di categoria è nata nell’ambito di un tavolo di coordinamento voluto da Andrea Babbi, direttore generale dell’Enit, che un anno e mezzo fa radunò al medesimo tavolo la stessa Enit, le Regioni e le associazioni".

"Ora si è tutto un po’ arenato -rimarca il presidente di Federcongressi&eventi- a causa dello stallo dell’Enit, in attesa dell’approvazione del piano di rilancio. Non possiamo perdere ulteriore tempo e dobbiamo prepararci all’appuntamento di Francoforte con Imex, a maggio 2015, la principale fiera mondiale di categoria, alla quale è d’obbligo presentarci nel modo migliore".

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