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Basket: Petrucci, Europei occasione importante per tornare ai Giochi

16 agosto 2015 | 11.47
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Gianni Petrucci - INFOPHOTO
Gianni Petrucci - INFOPHOTO

"Manchiamo dai Giochi Olimpici da più di un'edizione. Oggi noi abbiamo un'importante occasione. Anche se siamo in un girone di ferro. Devo pensare in grande e devo essere ottimista. Devo pensare che il risultato possa essere raggiunto e che noi possiamo farcela. Laddove non riuscissimo ad ottenerlo vorrà dire che gli altri saranno stati più bravi di noi". Il presidente della Federazione italiana pallacanestro, Gianni Petrucci, è ottimista in vista della rassegna continentale che assegnerà i primi pass per i Giochi Olimpici.

La squadra azzurra si presenta dopo diverse estati al completo, con tutti i big a disposizione compresi i tre che militano nella Nba, e il numero uno del basket italiano la giudica la più forte di sempre: "Non lo dico solo io, lo dicono tanti, visti gli uomini a disposizione. Certo poi le partite si devono giocare e vincere -evidenzia Petrucci ai microfoni di Radio1 Rai-. Immaginate, però, se un presidente federale, un leader di un'organizzazione fosse un pessimista e dicesse: 'è quasi impossibile'. Certo che è difficile, ma sarà difficile anche per tutte le altre Nazioni che ci incontreranno".

"Questo campionato europeo in pratica è un Mondiale: in fondo mancano solo Stati Uniti ed Argentina fra le squadre più forti -evidenzia il presidente della Fip-. Ed allora ce la dobbiamo mettere tutta. Non dobbiamo esaltarci per le amichevoli che sono indicative solo per l'allenatore, così come i tornei di preparazione. Questa, però, è sulla carta una Nazionale molto forte con un bravo allenatore. Sappiamo che negli sport di squadra è più difficile andare ai Giochi rispetto a quelli individuali. Per questo motivo dico che le medaglie sono tutte importanti, ma hanno pesi diversi. La pallacanestro è diffusa in tutto il mondo come il calcio.

Molto più prudente di Petrucci, il ct Simone Pianigiani: "Con le mie dichiarazioni so che potrei mettere pressione al ct, ma mi conoscete sono schietto -sottolinea Petrucci-. Però cosa deve dire Pianigiani? Che è sicuro di vincere? Per cui Pianigiani dice questo e Petrucci afferma l'opposto."

Petrucci parla anche della decisione della Virtus Roma di ripartire dalla A2: "Ho condiviso la scelta di Claudio Toti di chiedere di giocare nella serie A2 nel prossimo campionato. So che molti non la pensano così, ma Toti, uomo che appartiene ad una grande famiglia di imprenditori, è stato di un'onestà straordinaria".

"Dopo aver investito tanto negli anni, ha affermato -prosegue Petrucci- di non poter spendere soldi per il campionato di serie A e ha chiesto di fare l'A2. Tante volte fare un passo indietro e ricominciare può essere importante. Lo ha fatto Torino che è appena tornata da protagonista in serie A. Auguro a Roma, con tanti giocatori italiani e due stranieri, di fare un bel campionato".

"La serie A2, in ogni caso, è un campionato competitivo. Ha 32 squadre e piazze, come Bologna, Siena, Reggio Calabria, Verona, la stessa Roma ed altre, che sono più grandi di tante di serie A. E tutte ambiscono alla promozione", aggiunge il presidente della Federbasket, che chiude facendo i complimenti al suo omologo del calcio, Carlo Tavecchio.

"Non è facile dirigere la Federcalcio e si super critica chi la dirige. Dal di fuori sono bravi tutti ed ognuno ha la sua ricetta. Oggi Carlo Tavecchio sta facendo un lavoro serio, di riforme. Insomma -conclude- sta lavorando molto bene, veramente complimenti. Poi hanno scelto un bravo direttore generale come Michele Uva. Non è un lavoro facile, ma ci riusciranno."

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