"Ho appena ricevuto una lettera d'amore da parte dell'avvocato di Dolce e Gabbana nella quale accusa me e il mio staff di volergli rubare i dipendenti". Si sfoga così lo stilista tedesco Philipp Plein che affida a Instagram un post fiume, nel quale mostra una raccomandata inviatagli dai legali della griffe meneghina che lo accusano di aver cercato di rubargli il personale. "Questo è un paese libero - commenta Plein - e chiunque può scegliere da solo per chi desidera lavorare".
Nella lettera, la maison rende noto il tentativo di reclutamento dei dipendenti provenienti "tutti dalla medesima boutique Dolce & Gabbana" che sarebbe stato attuato da Plein, in vista dell'apertura nel suo nuovo showroom a Milano, in Corso Venezia. "Abbiamo di recente appreso che la Philipp Plein International AG ha contattato, a partire dalla metà del mese di ottobre 2016, una decina di dipendenti della Dolce & Gabbana srl - si legge nella raccomandata - la maggior parte dei quali aventi da anni il ruolo di 'sales assistant' presso la più importante boutique DG a livello mondiale, sita a Milano via della Spiga n.26".
"Dalle informazioni ricevute - prosegue il documento - soprattutto tramite i propri dipendenti, che nel recente passato hanno lavorato presso la DG nel settore retail" Plein "ha contattato i predetti dipendenti della DG con l'intento di adibirli, nei medesimi ruoli (...) presso il proprio nuovo showroom sito a Milano, in Corso Venezia 7, la cui apertura dovrebbe essere prevista a fine 2016".
Nella lettera viene ribadito come i sales assistant che lavorano per il duo creativo gestiscono "tutti e in prima persona un cospicuo numero di clienti molto importanti per l'azienda, per fidelizzazione e fatturato". Dura la replica dello stilista tedesco: "Se le persone sono felici del proprio lavoro non pensano di lasciarlo. Io amo e rispetto il brand Dolce & Gabbana, per me e per molti altri è stato d'ispirazione per avviare il mio business e lavorare nella moda".
Poi, rivolgendosi a Domenico Dolce e Stefano Gabbana, Plein chiosa: "E' triste dirlo ma la gente ti ama fino a quando non diventi la concorrenza. Da oltre 15 anni lavoro 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 per realizzare il mio sogno e costruire la mia compagnia. Rispetto tutti e finora non ho mai ricevuto alcun sostegno da quest'industria. Voglio approfittare di questo momento per chiedere scusa a 'Nessuno'".