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Pisa, donna scomparsa a novembre: arrestato presunto assassino

23 marzo 2021 | 09.11
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Si trata di un cinquantenne fiorentino. Avrebbe ucciso e soppresso il cadavere di Novak Khrystyna

(Fotogramma)
(Fotogramma)

All’alba di questa mattina a Castelfranco di Sotto (Pisa), la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un cinquantenne fiorentino, presunto autore dell’omicidio e della soppressione del cadavere di Novak Khrystyna, la ventinovenne di nazionalità Ucraina di cui era stata denunciata la scomparsa il 9 novembre 2020.

IL GIALLO DI KHRYSTYNA NOVAK

Khrystyna Novak, 29enne ucraina, è scomparsa nel nulla il 1 novembre 2020. A dare l'allarme era stata la madre della giovane, che lavorava in un night di Altopascio (Lucca), non riuscendo a mettersi in contatto telefonicamente da giorni con la figlia. La sparizione avvenne all'indomani dell'arresto del compagno della Novak, Airam Gonzalez Negrim, un imprenditore di 41 anni di origini spagnole, fermato dal commissariato di Pontedera (Pisa) per i reati di porto abusivo d'arma e munizioni, ricettazione, detenzioni di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Armi e droga erano stati trovati nella sua villetta di Corte Nardi, vicino a Orentano, frazione di Castelfranco di Sotto (Pisa).

Il 31 ottobre anche la 29enne venne portata al commissariato e rilasciata subito dopo perché considerata estranea ai fatti contestati al fidanzato. Il 9 novembre la madre della giovane ucraina denunciò la scomparsa alla polizia. La famiglia da giorni aveva provato a mettersi in contatto con Khrystyna e aveva chiesto aiuto anche alle sue amiche per rintracciarla. La madre, non sentendola telefonicamente da oltre una settimana dall'Ucraina, attraverso una conoscente che vive a Brescia, fece scattare le ricerche.

Gli investigatori tornarono nell'abitazione di Orentano assieme alla Scientifica. Nessuna traccia di colluttazione e nessun segno di sangue tra quelle pareti, dove però i poliziotti trovarono il passaporto della ragazza ma non il telefono, che risultava irraggiungibile da giorni. A Orentano arrivarono anche i cani molecolari della polizia che setacciarono tutta l'area vicina alla villetta.

Da allora i poliziotti hanno ricostruito anche la rete delle amicizie di Krystyna Novak, che entrata in Italia da pochi mesi con un visto turistico di 90 giorni che stava per scadere in autunno. La polizia ha fatto accertamenti anche sui social: la giovane aveva un profilo su Instagram.
Nella villetta di Orentano, al momento dell'arresto del fidanzato, la polizia - dopo aver neutralizzato tre rottweiler a guardia della casa - aveva trovato, fra l'altro, due chili di sostanze stupefacenti e due pistole: una calibro 22 e una 7,65 con matricola abrasa.

Alcune amiche della giovane hanno raccontato alla polizia di essere andate nella villetta per vedere se Khrystyna fosse tornata: era il 4 novembre. Tre giorni prima la giovane aveva scambiato alcuni messaggi con una delle sue amiche: non c'erano però segnali strani tra quelle parole. Una ragazza, invece, aveva confidato agli inquirenti che Khrystyna Novak le aveva detto di essere preoccupata. In un primo momento la Procura di Pisa aveva aperto un fascicolo di indagine per sequestro di persona, modificando a fin novembre il reato in omicidio volontario e distruzione di cadavere. All'alba di oggi la svolta: a Castelfranco di Sotto la polizia ha dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un cinquantenne fiorentino, presunto autore dell'omicidio e della soppressione del cadavere.

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