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Immigrati: Pisapia, ronde illegittime, bene presidio fisso forze ordine

16 luglio 2014 | 21.22
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"La legge non prevede ronde ma tutt'al più 'osservatori volontari' che debbono seguire norme molto precise"

Immigrati: Pisapia, ronde illegittime, bene presidio fisso forze ordine

''Le ronde, è già stato dimostrato, non hanno mai sortito effetti positivi, ma rischiano anzi di rendere più difficoltoso il lavoro delle Forze dell'Ordine e, come ribadito in più occasioni dalla Corte Costituzionale, sono illegittime". Lo afferma il sindaco di Milano Giuliano Pisapia. "La legge -aggiunge- non prevede ronde ma tutt'al più 'osservatori volontari' che debbono seguire norme molto precise. Ad esempio, il Decreto legge del 2009 che regolamenta l'attività di osservazione e segnalazione prevede che questa sia fatta da nuclei composti da non più di tre persone. Altre disposizioni prevedono che l'iscrizione delle associazioni di 'osservatori volontari' sia effettuata dal Prefetto, sentito il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica e previa verifica dei requisiti. Le associazioni devono anche individuare coloro che svolgeranno attività di segnalazione in qualità di 'osservatori volontari' e che questi ultimi abbiano i requisiti necessari".

E' positiva invece, prosegue il sindaco di Milano "la decisione assunta dal Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica di attuare una 'programmazione di mirati servizi a supporto del Corpo di Polizia Locale del Comune di Milano nelle zone adiacenti a Porta Venezia' tesa ad evitare comportamenti illegali. Ciò significa quindi un presidio fisso di Forze dell'Ordine, soprattutto negli orari più delicati, nella zona di Porta Venezia, dove gli eritrei bivaccano. Sicuramente continueremo ad offrire l'assistenza necessaria ai profughi che si trovano in una situazione di difficoltà, ma allo stesso tempo chiediamo che vengano rispettate espressamente le regole di una società civile''.

''Come è già stato ampiamente spiegato - conclude il sindaco - il Comune non è rimasto con le mani in mano né in termini di accoglienza, né in termini di contrasto all'illegalità con l'attività della Polizia Locale. Certamente, chi chiede il rispetto delle regole di convivenza civile, deve anche essere il primo a rispettarle".

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