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Rai, partita Cda quasi chiusa: incognita su quote rosa

22 marzo 2024 | 20.10
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Non è chiaro se a Viale Mazzini vada applicato l’obbligo del 40% dei consiglieri donne

La sede della Rai
La sede della Rai

Risolta la questione tempistica, sul rinnovo del vertice Rai la partita è quasi chiusa ma a complicare la quadratura del cerchio aleggia ora il giallo quote rosa. E' infatti ormai data per certa - a quanto apprende l’Adnkronos - l’indicazione di Simona Agnes come presidente e di Giampaolo Rossi come ad da parte di Palazzo Chigi (attraverso l’azionista Mef), mentre sui consiglieri di nomina parlamentare i nomi che sarebbero ormai chiusi sono la riconferma di Alessandro Di Majo (in quota 5 Stelle), la candidatura di Alessandro Casarin (in quota Lega), la riconferma di Francesca Bria o l’arrivo di Chiara Valerio (in quota Pd). L’ultima casella ancora aperta è quella di Fdi, dove il candidato naturale, dopo il ritiro della candidatura di Guido Paglia, sarebbe Mauro Mazza. Il che però porterebbe le quote rosa in Cda a 2 su 7.

Il rispetto delle quote di genere nei Cda (con almeno il 40% di consiglieri donne) non è previsto nella legge sulla governance Rai né nello statuto Rai che si limitano solo a chiedere di favorire l’equilibrio di genere. Secondo alcuni, occorre tener conto però della legge 120 del 2011 che prevede un obbligo anche per le società controllate e partecipate dallo Stato. Il tema è se questa legge si applichi anche alla Rai che ha un regime particolare visto che è una società partecipata ma quattro componenti del Cda su sette sono di nomina parlamentare.

C’è un precedente che potrebbe però andare decisamente in soccorso a Palazzo Chigi e agli sherpa di Fdi che è quello del 2018, quando in un Cda dominato dai gialloverdi vennero nominate solo due donne, Rita Borioni e Beatrice Coletti, con due consiglieri uomini e altri due uomini anche nei ruoli di presidente e ad. Questa tornata avvenne 7 anni dopo la legge del 2011, quindi sarebbe un precedente utile a Fdi per indicare il nome dell’usato sicuro Mauro Mazza, grande conoscitore dell’azienda con una lunghissima carriera Rai alle spalle da Tg2 a Rai1, passando per Rai Sport. Bisognerà vedere se peserà più il curriculum di Mazza o la tendenza rosa.

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