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Palermo: pm Agueci, arresto primario? Malaffare dietro gestione Sanità pubblica

29 giugno 2015 | 10.02
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Il procuratore aggiunto di Palermo, Leonardo Agueci (Foto Adnkronos)
Il procuratore aggiunto di Palermo, Leonardo Agueci (Foto Adnkronos)

L'indagine dei Nas dei Carabinieri di Palermo che all'alba di oggi ha portato all'arresto del primario di Villa Sofia, Matteo Tutino, accusato di truffa aggravata allo Stato, peculato, abuso d'ufficio e falso "è solo nella sua fase iniziale ed è in continua evoluzione" ed "è la prova ulteriore di tutto il malaffare che c'è dietro la gestione della Sanità pubblica". Lo ha detto all'Adnkronos il Procuratore aggiunto di Palermo, Leonardo Agueci, che ha coordinato l'inchiesta sulla presunta truffa al Servizio sanitario nazionale che ha coinvolto il primario del Reparto di Chirurgia plastica dell'ospedale Villa Sofia, Matteo Tutino, agli arresti domiciliari. "Man mano che ci si addentra nel mondo della Sanità - aggiunge Agueci - emergono dei fatti molto preoccupanti". Un'indagine che non coinvolge solo Tutino, ma che, come si apprende, riguarda altre persone per le quali sarebbero pronte delle misure restrittive, seppure non custodiali, chieste dalla Procura.

L'indagine è partita più di due anni fa e ha riguardato diversi interventi estetici fatti passare, secondo l'accusa, per "interventi necessari". La richiesta di arresto per Tutino è stata fatta dalla Procura di Palermo più di un anno fa. "Il gip ha lavorato sulla vicenda in modo molto approfondito", spiega oggi Agueci.

L'inchiesta ha passato ai raggi X "numerosi interventi" che "avevano una chiara natura estetica e che invece venivano presentati come patologiche", spiega il Procuratore aggiunto Leonardo Agueci. "La Sanità pubblica copre degli interventi che riguardano alcune patologie particolari, non certo problemi di natura estetica - dice ancora il magistrato - Invece, il primario Tutino, utilizzava l'ospedale in cui lavorava per eseguire interventi estetici facendoli pagare al Servizio sanitario perché li faceva passare per interventi patologici".

Gli interventi contestati dalla Procura sono una decina

Tutino, secondo la Procura di Palermo, avrebbe eseguito "almeno una decina di interventi estetici". Il Primario del Reparto di Chirurgia estetica di Villa Sofia a Palermo non è accusato solo di truffa, ma anche di peculato e falso, per avere fatto uso della struttura pubblica per eseguire i suoi interventi. Agueci, parlando dell'indagine che ha coordinato, ringrazia l'Assessorato regionale alla Sanità per "la fattiva collaborazione con le indagini".

Dalle indagini che hanno portato all'arresto di Matteo Tutino sono emersi anche dei "comportamenti autoritari e degli abusi" del primario, "nei confronti di alcuni medici che si contrapponevano al primario", come contestano i magistrati. A un medico sarebbe stato importo il turno la sera di Capodanno solo perché si sarebbe opposto a Tutino. "Gli accertamenti proseguono...", dice Agueci.

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