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Peugeot acquista Opel, nasce il secondo gruppo europeo

06 marzo 2017 | 12.53
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Nel giorno in cui la Peugeot 3008 vince il premio 'Auto dell'Anno 2017' il gruppo Psa mette a segno un 'colpo' di dimensioni ben maggiori, ufficializzando quanto già si sapeva, e cioé l'acquisizione del marchio Opel dagli americani di General Motors. Un'operazione che nelle scorse settimane aveva provocato un'alzata di scudi in Germania da parte di politici e sindacati ma che è stata portata a termine con evidente soddisfazione dai due protagonisti, l'ad di Psa Carlos Tavares e la Ceo di GM Mary Barra.

Il prezzo pagato dai francesi è di 1,3 miliardi di euro per la sola Opel (assieme alla sussidiaria inglese Vauxhall), cui vanno aggiunti 900 milioni per le operazioni europee di GM Financial., ma la transazione è globalmente molto più complessa e prevede, ad esempio, a carico di GM il versamento a PSA di 3 miliardi di euro per le pensioni trasferite mentre quelle già attivate restano in carico agli americani. Per Psa - che con l'acquisto di Opel e Vauxhall diventa il secondo maggiore gruppo automobilistico europeo, dopo Volkswagen - l'operazione dovrebbe generare un risparmio annuo di 1,7 miliardi di euro entro il 2026 mentre per Opel (in perenne rosso) è stimato un ritorno a un profitto operativo del 2 per cento entro il 2020 e del 6 per cento entro il 2026.

La transazione include tutte le attività automobilistiche di Opel e Vauxhall, i sei impianti di assemblaggio e cinque impianti di produzione di componenti, un centro di ingegneria a Ruesselsheim e circa 40.000 dipendenti. Gm, invece, manterrà il centro di ingegneria a Torino. Opel e Vauxhall continueranno, inoltre, a beneficiare delle licenze di proprietà intellettuale di Gm fino a quando i suoi veicoli verranno progressivamente convertiti nei prossimi anni in piattaforme del gruppo Psa. La transazione è soggetta alle approvazioni regolamentari e di riorganizzazione, e dovrebbe essere finalizzata entro la fine del 2017.

In Borsa il titolo Psa è stato premiato dagli investitori, chiudendo con un aumento del 2,73% a 19,580 euro, dopo avere sfiorato i 20 euro.

Commentando l'operazione Tavares si è detto "certo che l'inversione di tendenza di Opel/Vauxhall accelererà in modo significativo con il nostro supporto" mentre la Barra ha sottolineato come "per GM, questa rappresenta una nuova grande tappa nel piano per migliorare la nostra performance e accelerare la nostra dinamica". Soddisfatto il presidente francese Francois Hollande che ha parlato di "una bella operazione" che permette la nascita "di un campion europeo dell'industria automobilistica". Con questa fusione le attività di Psa e di Opel - Vauxhall "beneficheranno di marchi prestigiosi, di capacità di innovazione e di produzioni rafforzati, e di una presenza aggiuntiva in Europa". Lo Stato francese, aggiunge Hollande, "ha fatto bene a dare un sostegno decisivo a Psa con la sua garanzia alla controllata bancaria del costruttore nel 2012 poi entrando nel capitale nel 2014".

In Germania, dove nelle scorse settimane Tavares aveva 'lavorato' attivamente per una buona accoglienza all'acquisizione di Opel, si registra l'ennesima richiesta di garanzie da parte dei sindacati tedeschi, che chiedono il mantenimento dei livelli occupazioni e delle retribuzioni dei dipendenti degli attuali impianti. Preoccupazioni non certo azzerate dalle parole di Tavares, che in conferenza stampa ha precisato che "l'unica garanzia arriva dalle performance". Quindi, se verranno raggiunti gli obiettivi "non verrà chiuso" neanche un impianto. Ma per i dipendenti di un marchio che lo scorso anno (uno dei migliori peraltro) ha perso 257 milioni - e più di 15 miliardi dal 2000 - questo non è al momento il più facile dei target da raggiungere.

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