'Ma è chiaro che per il mondo rap la polizia sia sempre antagonista se non nemica'
"Non bisogna mai generalizzare e tantomeno alimentare il populismo. E oggi è molto più populista attaccare la polizia che non difenderla...". E' quanto sottolinea il rapper Daycol Emidio Orsini, in arte Claver Gold, commentando all'AdnKronos la polemica innescata dal rapper Gemitaiz contro le forze di polizia accusate di "fare schifo" e "non avere le palle" per il mancato intervento in piazza Duomo a Milano per evitare l'assembramento dei tifosi dell'Inter che festeggiavano la conquista dello scudetto, con le conseguenti proteste dei sindacati di polizia.
"Sarebbe populista sia attaccare che difendere a priori i poliziotti - afferma Claver Gold, che tra l'altro è anche tifoso interista - Dall'episodio di Floyd negli Usa, le critiche contro le forze di polizia si è alimentata di nuove motivazioni. E la lotta fra rap e polizia andrà avanti per sempre, perché il rap è visto come un antagonista se non un nemico della polizia, a prescindere; ed è anche vero che in tanta musica rap specie negli States si inneggi alla criminalità e talora sia legata a vere e proprie bande".
Ma, osserva ancora Claver Gold, "in Italia siamo molto lontani da questo panorama, l'antagonismo è più ideologico, politico, 'di strada', potremmo dire anarchico, nonché generazionale, che non criminale. Nel caso specifico, non era né possibile né giusto intervenire in tenuta antisommossa per interrompere una festa di piazza dove non c'era violenza ma gioia: le conseguenze sarebbero state ben peggiori... Dunque - conclude il rapper - ognuno va 'inchiodato' alle sue responsabilità personali e non a quelle della categoria, sia essa quella della polizia oppure del rap. E, su questa base, schierarsi: bisogna sempre schierarsi e chiarire da che parte si sta, senza nascondersi".
(di Enzo Bonaiuto)
