cerca CERCA
Sabato 27 Aprile 2024
Aggiornato: 02:23
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

12 febbraio 2015 | 09.48
LETTURA: 4 minuti

Delrio: "L'Italia attende queste riforme da anni e noi siamo determinati a chiudere l'iter con le nostre forze".

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"L'Italia attende queste riforme da anni e noi siamo determinati a chiudere l'iter con le nostre forze. Anche se ci vuole qualche giorno in più non importa. L'importante è che si evitino spettacoli come quelli visti alla Camera martedì, con i libri lanciati dai banchi: fanno male alle istituzioni. I testi sono sempre e comunque migliorabili dal Parlamento. Il Jobs Act è un passo in avanti, tutela il lavoro stabile, ha aumentato le tutele per centinaia di migliaia di persone. Il Parlamento discuterà e troverà un accordo". Così, in un'intervista a 'Il Resto del Carlino, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Graziano Delrio.

"Abbiamo fatto passi da gigante passando da 1 milione di utili a 161 milioni, per non parlare del valore del gruppo in Borsa che, dalla quotazione del 2006, è passato da 900 milioni a 2,8 miliardi. Ci hanno permesso di portare nel nostro gruppo diverse figure professionali di elevato standing che nelle banche in crisi non potevano più essere valorizzate. Inoltre la metamorfosi dello sportello, dove si vendono anche prodotti di largo consumo, ci dà più forza e credibilità". Così, in un'intervista a 'Il Giornale, l'amministratore delegalo di Banca Generali Piermario Motta.

"Abbiamo ottenuto i risultati che ci eravamo prefissati un anno fa, nonostante nel frattempo il contesto si sia complicato, non poco. Le nostre stime sul Pil dell'Italia restano per ora ferme al +0,4% che avevamo elaborato a novembre, ma il nostro ufficio studi ritiene che con il quantitative easing, l'apprezzamento del dollaro, il calo del petrolio, e, non ultime, le riforme, si possa fare di più. Vedremo". Così, in un'intervista a 'Il Sole 24 Ore', l'amministratore delegato di UniCredit, Federico Ghizzoni.

"Salvini è l'unico che affronta in modo chiaro quello che ritengo uno snodo essenziale della crisi economica, cioè la nostra posizione in Europa. Tocca molto lucidamente quella che io stesso ho definito la condizione necessaria ma non sufficiente, cioè ripristino di una flessibilità valutaria all'interno dell'Europa. Significa smantellamento dell'euro. Concordato con gli altri partner europei, possibilmente con l' abbandono dell'area valutaria da parte dei Paesi del Nord. Sembra strano, ma non lo è, perché ad esempio in Germania sta crescendo il consenso politico attorno al superamento dell'euro. L'importante è avere una serie di piani di uscita credibili. Non si può andare in Europa a chiedere semplicemente un atteggiamento meno rigido, questo Salvini l'ha capito". Così, in un'intervista a 'Il Tempo', l'economista Alberto Bagnai.

"Ovviamente io condivido le politiche di risanamento, quelle del governo Monti in particolare, compresa la riforma delle pensioni che Salvini vorrebbe abolire e che, invece, ha ridato credibilità al Paese in un momento critico. Quando vengono meno i presupposti di fondo (l'Europa, l'euro, la stabilità) è inutile cercare delle convergenze su aspetti secondari". Così, in un'intervista a 'Il Tempo', l'economista Giuliano Cazzola.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza