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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

29 agosto 2016 | 10.20
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"A Sirte le operazioni sono quasi finite, ma non possiamo abbassare la guardia, allentare i controlli. Siamo già a caccia dei terroristi che sono fuggiti verso Sud, o hanno provato a infiltrarsi in altre città e villaggi. Il petrolio rappresenta la fonte principale delle entrate della Libia e del reddito di tutti i suoi cittadini, e non può rimanere pertanto sotto il controllo di protagonisti non riconducibili al governo. E se il signor Haftar intende lottare contro il terrorismo, egli non dovrebbe intaccare la risorsa principale dei cittadini libici né ostacolare i tentativi del governo di risollevare le finanze pubbliche". Così, in un'intervista a 'La Repubblica', Ahmed Maitig, vice- premier del governo libico.

"E' una scelta non solo giusta: doverosa. In un momento come questo mi sembra che chiunque di noi debba mettersi all'opera in qualsiasi modo: metteremo l'amatriciana nella nostra carta e lì la lasceremo molto a lungo. E' molto importante costruire tutti insieme un messaggio che possa aiutare queste persone. E poi come chef siamo disponibili ad andare nelle terre di chi ha perso tutto. Dando così un contributo anche sul posto, magari cucinando per gli sfollati". Così, in un'intervista a La Stampa Matteo Baronetto, a lungo braccio destro del bistellato Cracco a Milano.

"Le condizioni di salute del sistema bancario non possono che riflettere quelle del Paese, il cui Pil in nove anni è calato del 10%. Hanno molto migliorato la loro patrimonializzazione, il che significa i conti: cinque anni fa le banche italiane avevano in pancia come capitale 2,5 euro per ogni 100 prestati, oggi ne hanno 10-12. Certo ci sono ancora elementi di debolezza". Così in un'intervista a 'Libero' Alessandro Profumo.

"In realtà per aprire il mercato italiano alla finanza islamica non sono necessari complessi interventi di modifica del quadro normativo, ma alcune iniziative concrete. La prima riguarda la normativa fiscale, e dovrebbe essere volta a porre la finanza islamica sullo stesso piano di quella convenzionale. Una seconda iniziativa che rappresenterebbe una grande apertura del mercato italiano verso la finanza islamica, potrebbe essere un' emissione benchmark di sukuk da parte dello Stato italiano". Così, in un'intervista a 'Italia Oggi Sette', Stefano Padovani, responsabile del dipartimento di diritto bancario e finanziario di Nctm Studio legale.

"Ci vuole un cantiere che impegni due generazioni. E con un respiro internazionale, contributi dal mondo intero". E' il suggerimento che l'architetto Renzo Piano ha dato al presidente del Consiglio Matteo Renzi, come racconta lo stesso senatore a vita in un'intervista rilasciata a 'Repubblica'.

"Per i sopravvissuti che hanno perso le case - dice Piano - bisogna operare con cantieri leggeri, che non allontanino le persone dai luoghi dove abitavano. Non tendopoli ma edifici leggeri, vicinissimi, che si potranno smontare e riciclare in seguito". Con il presidente del Consiglio, continua l'architetto, "abbiamo parlato di una visione non-partisan, che possa essere condivisa da tutti a prescindere dagli orientamenti politici. E di una visione internazionale, che ispiri un disegno di lunga portata. L’emergenza come primo tassello strettamente inserito in un progetto di lungo termine".

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