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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

21 agosto 2014 | 09.52
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Il sottosegretario Baretta parla delle misure anticrisi, il ministro Mogherini della crisi irachena.

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Dietro al dibattito che periodicamente esplode sull' articolo 18 (licenziamenti) e sul taglio delle pensioni alte non ci sono solo ragioni economiche che hanno a che fare col rilancio della crescita e il risanamento dei conti pubblici. Ogni volta che si parla di aggiustamenti del mercato del lavoro e del sistema previdenziale riaffiora un conflitto generazionale. Basta vedere lo scontro tra lavoratori anziani e giovani, tra pensionati e precari che divampa sul web, nei blog e nei commenti agli articoli, con argomenti che richiamano le categorie della giustizia, della solidarietà, della morale, come per esempio negli oltre 600 commenti arrivati sul sito del Corriere all'intervista di domenica scorsa con il ministro del Lavoro dove Giuliano Poletti si dice favorevole a un prelievo sulle pensioni elevate". Lo scrive Enrico Marro sul 'Corriere della Sera'.

"In realtà una critica vera e propria alla mia candidatura non è mai stata formalizzata". Risponde così il ministro degli Esteri Federica Mogherini, su 'La Repubblica', alla domanda se l'iniziativa sull'Iraq, compresa la visita del premier Matteo Renzi a Bagdad ed Erbil, aiuta a superare le perplessità di alcuni partner alla sua candidatura a 'ministro degli Esteri' dell'Unione europea. "C'è un problema complessivo - ha precisato - legato agli equilibri tra famiglie politiche e aree geografiche che devono trovare una rappresentanza". "A ogni modo - ha aggiunto la titolare della Farnesina - sull'Iraq abbiamo fatto un ottimo gioco di squadra. È un buon modo di lavorare, dimostra che quando c'è volontà politica l'Europa può dare risposte. Velocemente, ed in modo unitario. È questa l'Europa che ci piace, e che chiedono gli europei".

Il presidente francese, Francois Hollande, parla con 'La Repubblica' dei dati negativi sulla crescita, molto più debole del previsto, e sulla disoccupazione, che continua ad aumentare. "Io ho fissato una rotta - risponde - ed è quella del patto di responsabilità. L' obiettivo è chiaro: modernizzare la nostra economia migliorando la competitività e sostenendo sia gli investimenti che l' occupazione. Il fatto che la congiuntura sia più difficile in Francia e in Europa non significa che dobbiamo rinunciare, al contrario: bisogna procedere più velocemente e spingersi più in là. A chi dice che dobbiamo rivedere la nostra strategia in un momento in cui le misure sono appena state varante, rispondo che andare a zig-zag renderebbe incomprensibile la nostra politica e non produrrebbe risultati".

Renato Balduzzi, già ministro della Salute nel governo Monti (Scelta Civica) parla con 'Avvenire' della recessione e dice: "Circolava tempo fa una battuta 'la situazione è grave, ma non seria'. La rovescerei: è seria, può non essere grave. Dipende anche da noi, ma non solo da noi". Cioè anche dall'Europa."Certo. Noi italiani abbiamo il nostro job, che è un po' il mantra di questo agosto, e cioè fisco, giustizia e lavoro. Ma anche l' Unione europea deve fare la propria parte La preoccupazione dei Paesi più ricchi è però di finanziare inefficienze e privilegi. Occorre capirsi. Faccio l' esempio dei bond Bce: gli avversari della loro attivazione immediata temono che così si disincentivino i cambiamenti in quei Paesi, come l'Italia, che ne hanno bisogno".

"Serve un "Ecofin" per l'Industria che abbia gli stessi poteri di coordinamento e di indirizzo sulle imprese e sulle politiche microeconomiche di quelli già in mano ai ministri di economia e finanze". Per 5 anni commissario Ue all'Industria, Antonio Tajani (oggi vicepresidente dell' Europarlamento), parla con 'Il Sole 24 Ore' e dice: "C'è molto da fare. L'industrial compact ha pochi mesi di vita. È uno strumento indispensabile, un patto per la crescita che mette 150 miliardi di euro in 7 anni sugli investimenti industriali, ma ne vedremo gli effetti a medio termine. L' Europa è però tornata finalmente ad avere una propria politica industriale. Penso a un programma europeo di project bond per le infrastrutture, all'azione forte della Bce di Draghi per favorire un' immissione di liquidità nelle imprese."

Il sottosegretario all'Economia, Pierpaolo Baretta parla con 'La Stampa' di eventuali misure anticrisi."Molte ipotesi mi risultano sconosciute, in particolare quella di un eventuale nuovo blocco del rinnovo del contratto degli statali. Ciò detto, usciamo dall'ipocrisia secondo la quale si possa uscire da questa lunga crisi senza aver distribuito in maniera proporzionale il costo di essa". Che intende dire? Che i ricchi dovranno piangere? "Non uso queste espressioni. Di certo chi evade non avrà vita facile. Né possiamo immaginare che le detrazioni sui mutui, per le spese veterinarie o le palestre possano essere ancora concesse a tutti a prescindere dal reddito". Insomma, un taglio di detrazioni "e' una delle opzioni sul tavolo".

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