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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

27 febbraio 2014 | 10.08
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

Roma, 27 feb. (Labitalia) - Giordano Lombardo, presidente di Pioneer investments sgr (la fabbrica di asset management del gruppo Unicredit) che oggi siede anche sulla poltrona numero uno di Assogestioni, l' associazione dei gestori attivi in Italia, parla di fisco di Bot, Btp, azioni con il 'Corriere della Sera': "Non so su quale numero arriveremo alla fine, ma ai privati che investono per un lungo periodo di tempo andrebbe concessa un' aliquota più favorevole di quella standard". Si è parlato di alzare al 25% (una media europea della tassazione in materia) il prelievo per tutti gli strumenti, lasciando fuori (forse si, forse no) i titoli di Stato che oggi pagano il 12,5% mentre tutto il resto paga il 20%. L'unica eccezione sono i fondi pensione, l' investimento "lungo" per eccellenza, a cui è concessa un'aliquota intorno all'11%.

"In Francia e anche in alcuni Paesi anglosassoni esiste invece la possibilità, per i privati che investono con un orizzonte pluriennale, ad esempio dai cinque anni in su, di avere dei consistenti sconti fiscali anche senza utilizzare un veicolo previdenziale" spiega Lombardo. In questi casi il Fisco vuole di più (spesso molto di più di quello che oggi pagano gli italiani) se si disinveste rapidamente dal "conto di risparmio" con i titoli, mentre a chi resta fermo per costruire un capitale viene riservato, con dei limiti che lasciano fuori le grandi fortune, un vero trattamento di favore.

"Renzi ha una grandissima capacità di iniziativa personale, ma la sfida è troppo alta e lui certo non pensa di farcela da solo. Matteo va messo alla prova e può vincere, con tutto il governo e con tutto il Pd". Lo dice Guglielmo Epifani (Pd) al 'Corriere della Sera'. Parlando della squadra di governo: "Il ministro dell'Economia, scelto l' ultimo giorno, aveva un altro ruolo e un altro incarico. Avrà bisogno di tempo per dare risposte a questi interrogativi. Per Irap, Irpef e cuneo fiscale servono coperture stabili". E sul conflitto di interessi del ministro Guidi, dice: "Sono osservazioni non infondate, ma tutti i ministri bisogna giudicarli per quello che fanno. Ogni scelta del ministro dello Sviluppo sarà soppesata in maniera attenta. In ogni caso è un governo molto ristretto, tante donne e tanti giovani". C' è chi lo ha definito leggero. "I giovani hanno meno esperienza, ma bisogna rischiare". "Il punto più delicato per il nuovo governo è il rapporto tra legge elettorale e riforme, lì Renzi incontrerà uno dei passaggi più difficili. Da una parte c' è l' intesa con Berlusconi e dall' altra c' è il governo, che ha una sua maggioranza. Al Paese servono un nuovo sistema di voto, la riforma del titolo V e il superamento del bicameralismo perfetto. Le tre cose si tengono e il vero ostacolo che il governo può incontrare è il come tutto si tiene".

Roberto Perotti, economista, scrive sul 'Sole 24 Ore': "Nel 2012 l' Italia ha pagato 16 miliardi alla Unione europea e ne ha ricevuti 11, in maggioranza fondi per la coesione e per l'agricoltura. Non c' è niente di male in questo: in passato l' Italia è stata beneficiaria netta, ora i fondi affluiscono soprattutto ai nuovi entrati, come la Polonia". "Il problema è che molti dei soldi che riceviamo dalla Ue non servono a niente, anzi sono dannosi; faremmo molto meglio a rinunziarvi e chiedere uno sconto equivalente sui contributi che versiamo alla Ue. Potremmo usare questi risparmi per ridurre il cuneo fiscale di almeno 5-6 miliardi all' anno. Il nuovo programma settennale per il 2014-20 prevede che l' Italia riceverà dalla Ue 33 miliardi di fondi di coesione, di cui 22 miliardi per sole 5 regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, e Sicilia. Questi fondi vanno poi cofinanziati per un pari ammontare dallo Stato italiano. In totale almeno 70 miliardi, circa 10 all' anno"."Questo fiume di denaro -dice Perotti- porta con sé una gigantesca macchina amministrativa. Si comincia con le migliaia di pagine di piani nazionali e regionali, e poi di sottopiani per ogni obiettivo: questa volta la Ue ha deciso che saranno tredici. Non che questi piani siano necessari, perché un qualunque assessore regionale un po' capace può far passare qualsiasi iniziativa sotto l' etichetta di "innovazione e competitività" oppure "occupazione". Questo spiega le migliaia di bandi, programmi, iniziative, corsi di formazione spesso per pochi milioni o poche centinaia di migliaia di euro; e le decine di migliaia di beneficiari, dal parrucchiere che "forma" una estetista al cinema che prende sovvenzioni per digitalizzarsi."

"Sono estremamente preoccupato" ammette con 'La Repubblica' il sindaco di Roma Ignazio Marino. "Da lunedì, in assenza di interventi strutturali, saremo obbligati a fermare la città. Ma io non ci metto la faccia". "È da ottobre che mi sgolo per spiegare al governo che per anni Roma ha speso soldi che non aveva e che per invertire la rotta - e correggere il disavanzo da 816 milioni lasciato dalla precedente amministrazione - urge un radicale cambiamento. Ma servono norme che mi aiutino a colmare l' enorme debito ereditato e ad affrontare le situazioni davvero imbarazzanti che ho trovato in Campidoglio". Sta forse accusando il governo di non aver capito?"Io, che da medico ho un approccio scientifico, parlo di fatti. E i fatti dicono che la trattativa con il governo è iniziata l' 8 ottobre 2013, ci sono stati due decreti, tutti e due ritirati, è passato l' autunno, poi l' inverno, sta per arrivare la primavera e noi siamo ancora, come si dice a Roma, a carissimo amico".

Domenico Starnone scrittore ed insegnante parla con 'Il Messaggero' dell'idea di Matteo Renzi, che per la prima volta dice di volere mettere la scuola al primo posto. "E' un buon segnale, certo, che ci si voglia occupare di edilizia scolastica. Figuriamoci, sono cose che ho scritto venti anni fa. Il film La scuola iniziava proprio con un crollo a scuola. Però....A scuola è importante quello che succede quando l' insegnante entra in classe e chiude la porta"."Oggi gli insegnanti hanno una formazione inadeguata rispetto al mondo che cambia e agli studenti che si trovano di fronte. Spesso hanno anche un' età media troppo alta. E per di più hanno stipendi bassissimi. Un insegnante che guadagna 1400 euro al mese farà bene il proprio lavoro nei primi 10 anni perché quella è la sua vita, ma poi non ce la farà più."

"Ma è assolutamente normale che parli con loro! Parlo con un sacco di deputati dei Cinque stelle, li considero interlocutori politici anche se stanno all' opposizione". Roberto Giachetti, vicepresidente della Camera del Pd, paral csoì con 'La Stampa' del suo dialogo coi grillini. Quindi le va di fare funzione di tramite tra voi e i Cinque stelle? "Ma nessuno mi ha dato questa funzione. È semplicemente che il premier non può stare tutti i giorni a dialogare con le forze politiche, e siccome gli avevo raccontato che parlo con loro ha scritto questa cosa. Ma è una cosa normalissima: nessun inciucio, tutto alla luce del sole. Piuttosto la cosa che mi colpisce è un' altra: che Di Maio, che stimo e apprezzo, per poter mettere tutto in rete ha dovuto fotografare i suoi bigliettini prima di farli avere a Renzi. Mi pare una cosa triste, segno di grande diffidenza. Se allora tira fuori tutti gli sms che gli ho mandato! In uno, dopo che lo avevano attaccato per come aveva condotto l' Aula, gli scrivevo anche "ti voglio bene"".

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