Collegandosi a banche dati informatizzate del settore degli autotrasporti, riuscivano a intercettare gli affidamenti dei trasporti per acquisti di merci da parte di aziende estere. Così hanno riprodotto la falsa documentazione, presentandosi con i mezzi pesanti nelle aziende venditrici, per caricare la merce e farla sparire.
A scoprire i 'trasporti fantasma' sono stati i carabinieri della stazione di Reggio Emilia Principale che con l'accusa di concorso in tentata truffa aggravata hanno denunciato alla procura di Reggio Emilia tre trentenni campani.
I militari hanno sequestrato un autoarticolato con il relativo rimorchio e hanno impedito che 50mila euro di componenti per silos in ferro zincati sparissero nel nulla come i 20.000 euro di fertilizzanti truffati a Vasta e la macchina per tostare caffè da oltre 30.000 euro frodata nel ferrarese.
Infatti a un'azienda reggiana si era rivolta un'azienda ucraina per far zincare componenti per silos in ferro, del valore di 45.000 euro. Grazie alle indagini, i militari hanno intercettato gli indagati mentre, attraverso documenti falsi, si accingevano a caricare la merce.