cerca CERCA
Venerdì 26 Aprile 2024
Aggiornato: 02:01
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Rete Imprese Italia, il 18 in piazza per svolta urgente

12 febbraio 2014 | 17.55
LETTURA: 4 minuti

Rete Imprese Italia, il 18 in piazza per svolta urgente

Roma, 12 feb. (Labitalia) - Martedì prossimo, il 18 febbraio, decine di migliaia di piccoli e medi imprenditori, 30 mila secondo le previsioni, scenderanno in piazza per farsi ascoltare dalla politica e per "rivendicare una svolta urgente e concreta della politica economica nazionale". A spiegare le ragioni della manifestazione, 'Senza Impresa non c'è Italia. Riprendiamoci il futuro', annunciata nei giorni scorsi, sono stati oggi Marco Venturi, presidente di turno di Rete Imprese Italia e della Confesercenti, insieme agli altri quattro presidenti che aderiscono alla Rete, Giorgio Merletti di Confartigianato, Carlo Sangalli di Confcommercio, Daniele Vaccarino di Cna e Giacomo Basso di Casartigiani.

"E' la prima volta, nella storia repubblicana che piazza del Popolo a Roma sarà stracolma di imprenditori", ha detto Venturi, in una conferenza stampa snocciolando i numeri degli aderenti alla mobilitazione: ad oggi 400 pullman, 7 mila posti in treno, 2 mila biglietti aerei. "La nostra - ha rivendicato il presidente di Rete Imprese Italia - sarà una manifestazione per l'Italia. Vogliamo costruire le opportunità e le condizioni per far crescere il paese e le imprese scendono in campo con l'orgoglio di essere il motore del Paese: la politica ci deve ascoltare. Saremo sicuramente propositivi ma anche incalzanti".

E infatti, stando all'impegno del premier Enrico Letta, che ieri ha incontrato l'ufficio di presidenza di Rete Imprese, è stato messo in calendario un confronto a ridosso della manifestazione. Ma la situazione è in evoluzione e Venturi non recede dall'obiettivo che si è data Rete Imprese Italia, in rappresentanza di 4 milioni di aziende dell'artigianato e del commercio, del 52% dell'occupazione e del 69% del fatturato del paese. "Vogliamo risposte precise, quello che accadrà non interferirà con il nostro atteggiamento - ha sostenuto - e se il Parlamento, la politica decideranno diversamente ci misureremo con quanto decideranno nel caso dovesse esserci un nuovo governo".

"Andiamo per la prima volta in piazza - gli ha fatto eco Carlo Sangalli - per disperazione: c'è un'assoluta necessità e urgenza di mettere in movimento le riforme". A insistere sul tasto della mancanza di considerazione da parte delle istituzioni sono intervenuti anche gli altri presidenti. "Le nostre aziende non delocalizzano, sono legate al Paese ma fino adesso c'è stata scarsa considerazione", ha detto Giacomo Basso. "Il premier ci ha incontrato ieri e oggi il vicepremier Alfano perché fra tre giorni manifestiamo in piazza. Dunque con questa iniziativa abbiamo colto nel segno", ha sottolineato Daniele Vaccarino che, tra l'altro, non ci sta a una possibile assimilazione della protesta degli imprenditori a quella dei 'forconi', un movimento "troppo costruito e pompato". "Noi siamo un'altra cosa", ha detto rispondendo a una domanda. Incisivo anche l'intervento di Giorgio Merletti che ha rivendicato il ruolo "economico e sociale" delle piccole e medie imprese affinché venga "riconosciuto dalla politica. Noi vogliamo lanciare un grido a cui non si può dare ascolto".

"Questa mobilitazione arriva dopo anni crisi, che hanno sfiancato il Paese. Dal 2007 abbiamo perso il 9% del Pil, il reddito delle famiglie è diminuito quasi del 10%. Nel frattempo, le tasse, nazionali e locali, hanno raggiunto livelli ormai insostenibili, mentre il credito per le pmi cala ininterrottamente dal 2011", ha detto Venturi parlando di "anno durissimo" a proposito del 2013 durante il quale hanno cessato l'attività 372mila imprese, mentre gli occupati sono diminuiti di 1 milione di unità. Rete Imprese Italia chiede interventi su 10 punti: riformare gli assetti istituzionali e garantire la governabilità; fare la riforma fiscale; far ripartire le imprese e uscire dall'emergenza occupazionale; dare credito alle imprese; proseguire nell'azione di semplificazione; tornare alla legalità, portare a competere più imprese sui mercati internazionali; innovare il sistema dei trasporti e della logistica; ridurre i costi energetici per le Pmi e infine superare il Sistri.

In particolare, "vogliamo una riforma fiscale che abbatta la pressione fiscale su lavoro, imprese e famiglie, così come chiediamo con forza anche un intervento sul credito con il rafforzamento dei Confidi e del Fondo di Garanzia per le pmi; le imprese chiedono anche che riprenda l'azione di semplificazione: la burocrazia costa alle pmi 30 miliardi ogni anno; dobbiamo modernizzare la pubblica amministrazione e sciogliere il nodo dei debiti verso le imprese", ha concluso Venturi.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza