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Riaperture, Speranza: "Abbiamo roadmap, misure hanno funzionato"

16 aprile 2021 | 16.25
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Il ministro della Salute: "Nelle prossime settimane programmeremo aperture per attività non all'aperto"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Le misure anti-Covid e i vaccini "sono stati due fattori fondamentali che ci hanno consentito di vedere una piegatura della curva epidemiologica". Lo ha affermato il ministro della Salute Roberto Speranza nella conferenza stampa con il premier Mario Draghi ricordando che, secondo il monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute, "abbiamo un indice Rt a 0.85 e per la previsione per la prossima settimana è sotto l'0.8. L'incidenza è a 182 casi su 100mila abitanti e la stragrande maggioranza delle Regioni va verso un miglioramento epidemiologico. Siamo in condizioni di dare un segnale di ripresa al Paese".

Ricordando che "in base ai dati di evidenza scientifica, nei luoghi all'aperto è molto più difficile contagiarsi rispetto al chiuso", Speranza ha chiarito che questo sarà un "principio che applicheremo nella ristorazione e non solo, e che ci riaccompagnerà nella fase di transizione". "Con l'auspicio che, col passare delle settimane, il miglioramento della curva e l'aumento delle vaccinazioni, potremo programmare ulteriori aperture anche per le attività al chiuso", ha sottolineato.

CALENDARIO E ROADMAP

C'è "un calendario per le riaperture. Una data chiave è quella del 26 di aprile che è la data in cui ripristiniamo le zone gialle, con una differenza importante che riguarda la necessità di investire sul fronte degli spazi aperti", ha quindi affermato Speranza.
"Poi c'è una road map che ci accompagnerà e che monitoreremo passo passo - prosegue - Qualche esempio: l'idea che abbiamo è che dal 15 di maggio possano riaprire le piscine all'aperto, che dal primo di giugno si possano attivare alcune attività connesse alle palestre. Ancora, dal primo di luglio possiamo immaginare attività di natura fieristica. Ci sono fiere particolarmente importanti che ospitiamo nel nostro Paese e già alcune si svolgeranno nel mese di luglio, c'è stata una riunione nei giorni scorsi con i ministri Di Maio, Giorgetti e Garavaglia. C'è un percorso che mettiamo in campo e che ci permette di gestire una fase di transizione. Non sarebbe corretto indicare un giorno in cui scompare ogni misura nel nostro Paese".

Per la scuola c'è "l'idea che, di qui alla fine delle lezioni, si possa, in tutte le aree gialle e arancioni, tornare in ogni ordine e grado in presenza. Riteniamo che questo sia un fatto molto importante, perché il Governo ritiene la scuola un'architrave fondamentale della nostra società", ha detto il ministro.

ZONA GIALLA E COLORI

"Noi stiamo allargando a un'ipotesi di zona gialla, quindi c'è una profonda differenza con l'impianto di prima e diamo un segnale che va nella direzione giusta", ma comunque "resta vigente il modello per zone e fasce" il sistema dei colori, "un modello prudenziale che sarà capace di leggere eventuali situazioni che dovessero verificarsi nei territori", ha quind precisato il ministro della Salute. "Se dovesse esserci un focolaio o una situazione di difficoltà il modello permette di leggere la variazione epidemiologica, i nostri parametri sono capaci di fotografare eventuali situazioni e far scattare misure più rigide", spiega.

VACCINI

"La stagione che si apre, grazie al vaccino, è una stagione profondamente diversa", ha quindi ribadito Speranza. "Abbiamo bisogno ancora di analizzare, di verificare le varianti - ha aggiunto - di vedere anche la risposta dei cittadini sul terreno della vaccinazione quando arriveremo a una percentuale molto alta. Oggi abbiamo un limite nelle dosi. Arriverà molto presto un giorno in cui avremo tante dosi a disposizione. E dovremo convincere un pezzo di Paese che ha ancora dei dubbi. E questa sarà una grande battaglia in cui la trasparenza e l'evidenza scientifica ci dovranno aiutare ad ottenere al più alto tasso di adesione alla campagna vaccinale. Perché quello farà la differenza".

"L'arma su cui contiamo - ha sottolineato Speranza - è la campagna di vaccinazione. Ogni giorno in più che passa c'è un pezzetto in più di Paese che è tutelato. E più questo scudo resiste, più siamo in condizione di tornare a una vita diversa da quella che abbiamo vissuta negli ultimi mesi".

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