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Riaprono Rsa Lombardia, tamponi e test prima di ogni accesso

09 giugno 2020 | 18.03
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Gallera: "Centro Covid per presa in carico positivi, visite in caso di necessità e su autorizzazione"

(Afp)
(Afp)

"Le strutture residenziali e semiresidenziali possono riaprire in totale sicurezza: sono previsti test sierologici e tamponi per i nuovi accessi, la presa in carico in appositi centri Covid dei positivi" al coronaviurus Sars-Cov-2, "percorsi di screening e di formazione continua per gli operatori". L'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, riassume così i punti chiave della delibera approvata oggi dalla Giunta regionale per la riapertura delle Rsa (Residenze sanitarie assistenziali)-Rsd (Residenze sanitarie per disabili), nella quale si disciplinano anche le attività dei servizi di neuropsichiatria e di sostegno a chi soffre di dipendenze.

"Abbiamo agito nella consapevolezza di dover trovare un equilibrio molto delicato - spiega Gallera - fra le esigenze delle famiglie di garantire ai propri cari un'adeguata presa in carico con le formule di assistenza necessarie, e la necessità di mettere in sicurezza le strutture residenziali, semi residenziali e ambulatoriali con un'attenzione particolare alle situazioni di particolare fragilità degli ospiti". Secondo quando prevede la delibera, "le visite sono consentite solo in situazioni di particolare necessità e devono essere concordate e autorizzate dal gestore".

Il provvedimento è frutto di "un approfondito confronto con le associazioni dei gestori e individua percorsi specifici per l'accesso alle strutture", evidenzia Gallera ricordando che "nelle scorse settimane le Ats della Lombardia hanno disposto l'esecuzione di tamponi a tappeto per ospiti e operatori in servizio, con l'isolamento o il ricovero all'occorrenza dei casi positivi". Le nuove procedure - informa Palazzo Lombardia - prevedono per i nuovi accessi un'accurata verifica preliminare volta a escludere la presenza di sintomi sospetti per Covid-19 e/o l'esposizione a casi Covid nei 14 giorni precedenti, e la valutazione della possibilità di effettuare un efficace isolamento domiciliare.

Al paziente, mentre è ancora a domicilio, vengono effettuati tampone nasofaringeo e test sierologico e in base ai risultati si aprono 4 possibilità: in caso di sierologia negativa e tampone negativo, prolungare l'isolamento domiciliare e ripetere dopo 14 giorni i tamponi che, se risultano entrambi ancora negativi, garantiscono l'ingresso nella struttura residenziale; in caso di sierologia negativa e tampone positivo, avviare percorsi di presa in carico specifici verso strutture di ricovero a carattere sanitario appositamente individuate, in accordo con l'utente (o con il suo legale rappresentante) e il medico di famiglia e coinvolgendo i familiari; in caso di sierologia positiva e tampone negativo, prolungare l'isolamento fiduciario e poi procedere all'ingresso dell'ospite; in caso di sierologia positiva e tampone positivo, avviare percorsi di presa in carico specifici come sopra indicato.

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