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Rohani: "Negoziato con Usa se si scusano"

24 aprile 2019 | 12.01
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Hassan Rouhani (AFP)
Hassan Rouhani (AFP)

L'Iran è disposto a negoziare con gli Stati Uniti solo se quest'ultimi accetteranno di togliere le sanzioni contro la Repubblica islamica e di scusarsi. Lo ha sottolineato il presidente iraniano, Hassan Rohani, nel corso di un Consiglio dei ministri a Teheran, dopo la decisione degli Stati Uniti di non prorogare oltre la scadenza del 2 maggio l'esenzione che permetteva ad otto Paesi, tra cui l'Italia, di acquistare greggio dall'Iran malgrado le sanzioni.

"Siamo sempre stati uomini di negoziato e diplomazia, allo stesso modo siamo stati uomini di guerra e difesa. Il negoziato (con gli Usa, ndr) è possibile solo se vengono tolte tutte le pressioni, si scusano per le loro azioni illegali e c'è rispetto reciproco", ha dichiarato Rohani.

E ancora: Emirati e Arabia Saudita, due rivali regionali dell'Iran, devono la loro "esistenza" a una "saggia decisione" presa da Teheran ai tempi dell'invasione irachena del Kuwait, ha affermato il presidente che, rivolgendosi alle autorità dei due Paesi arabi, ha detto: "State rispondendo alle nostre buone azioni con azioni cattive? Avete dimenticato che dovete la vostra esistenza alla saggia decisione dell'Iran di fronte alle ambizioni espansionistiche di Saddam (Hussein, l'ex rais iracheno, ndr)?".

Il presidente iraniano, stando a quanto si legge sul suo sito web, ha spiegato che quando Saddam voleva invadere il Kuwait continuava a inviare messaggi all'Iran chiedendo l'aiuto o il silenzio di Teheran, sostenendo che i due Paesi avrebbero avuto in futuro 800 chilometri di frontiera comune nel Golfo. Questo, secondo Rohani, stava a significare che dopo aver invaso il Kuwait, Saddam avrebbe attaccato anche Arabia Saudita, Emirati, Qatar e Oman. Tuttavia, ha rimarcato Rohani, "l'Iran è stato il primo Paese a condannare chiaramente l'invasione del Kuwait di Saddam".

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