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Comunicato stampa

Safe Ocean, la criptovaluta che agevola le donazioni alle Onlus che si occupano della pulizia delle acque dalla plastica

28 aprile 2022 | 09.35
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Safe Ocean
Safe Ocean

Le associazioni possono conservare la cifra in moneta virtuale e convertirla quando conviene di più, aumentando le somme ricevute

Cagliari, 28 aprile 2022. “Di norma quando si fa una donazione ad una Onlus una parte della cifra viene trattenuta dagli enti finanziari ed è necessario aspettare periodi più o meno lunghi prima che il denaro possa effettivamente essere utilizzato, con un danno evidente per le realtà benefiche che hanno bisogno delle risorse per sostenere le proprie attività”. I fondatori di Safe Ocean sintetizzano così i motivi che li hanno spinto a creare la moneta virtuale che può essere utilizzata per donazioni in tempo reale e con commissioni praticamente nulle, “solo un dollaro”. Il team di lavoro è tutto Under 30 ed è guidato dagli sviluppatori Luca Sanna e Francesco Bellu.

Destinatarie dei contributi sono le onlus che si occupano della tutela dei mari, che ricevono sia le donazioni loro destinate sia il 2% del valore di tutte le operazioni compiute da Safe Ocean con la sua criptovaluta. Lo strumento risulta vantaggioso per tutti: per gli utenti, che ricevono un cashback del 2% su ogni donazione o investimento, e soprattutto per le Onlus, che possono scegliere se convertire subito in denaro la donazione ricevuta o mantenere la somma in criptovaluta. “In questo modo è possibile beneficiare dell’andamento del mercato e far aumentare la cifra donata, passando dalla criptovaluta all’euro quando la prima ha raggiunto un valore maggiore” aggiungono gli sviluppatori, sottolineando come siano “gli utenti della community a scegliere le Onlus a cui la società destina il 2% di tutti gli investimenti ricevuti”.

L’idea di creare uno strumento per agevolare le donazioni alle associazioni che si occupano della tutela dei mari nasce dall’esperienza diretta dei fondatori di Safe Ocean: “Ci siamo resi conto delle difficoltà con cui lavorano i volontari nelle spiagge di casa nostra, in Sardegna. Hanno budget limitatissimi, spesso inesistenti, per affrontare un’emergenze enorme, che coinvolge tutto il pianeta”. Da qui la volontà di crescere e fare di più. Safe Ocean, intanto, ha avviato collaborazioni anche con partner che si occupano del riciclo della plastica e si prepara al futuro: “È importante sensibilizzare le persone al rispetto dell’ambiente, a partire dai più piccoli. Per questo stiamo lavorando a Play Twern, un gioco legato alle criptovalute con due varianti: in una ai bambini si chiede di prendersi cura di un pesciolino, nell’altra seguono una road map per pulire il mare”. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito https://www.safeoceantoken.com/

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