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Salario minimo a stretta finale, ipotesi Tec il 12 sul tavolo Draghi-sindacati

06 luglio 2022 | 18.29
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(Fotogramma)
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Salario minimo alla stretta finale: la norma che da corpo all'ipotesi di mediazione del ministro del lavoro, Andrea Orlando, che lo lega al trattamento economico complessivo dei contratti maggiormente rappresentativi per ogni settore, è pronta e sarà al centro del tavolo di confronto con i leader di Cgil, Cisl e Uil convocato dal premier Mario Draghi il 12 luglio prossimo. E sarà quella l'occasione per una risposta formale da parte di Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri con cui sbloccare almeno parzialmente una partita ferma da mesi e su cui sindacati, ma anche una buona fetta della politica, è in pressing da tempo. "Attendo una risposta formale da parte delle forze politiche e sociali. Il 12 luglio, con l'incontro tra Draghi e le parti sociali, c’è un passaggio importante, e alla luce di quel passaggio intendo formalizzare la norma sul salario minimo", annuncia oggi il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, a margine dell'incontro con il ministro del Lavoro spagnolo, Yolanda Diaz e il Commissario europeo Nicolas Schmit.

"Attendo una risposta e in quella sede tirerò le fila ", prosegue ricordando come l'ipotesi sul tavolo abbia il doppio pregio di tenere insieme contrattazione e salario minimo.In una parole, prosegue, "farebbe anche entrare il salario minimo immediatamente in funzione, dando risposta ai contratti pirata, al dumping e al miglioramento delle condizioni per milioni di lavoratori senza pregiudicare il proseguo di una discussione politica. Il dibattito parlamentare infatti è in fase di stallo e la ripresa dei lavori della Commissione lavoro del Senato, ad opera dei 5Stelle, per un provvedimento ad hoc che preveda un salario minimo tout court di 9 euro lordi, dopo una prima fase di attività al momento si è arenato. E se da parte di Cgil, Cisl e Uil come dice ancora Orlando, " è stato espresso un consenso significativo" restano integre le critiche di Confindustria preoccupata che legando il salario minimo direttamente al Tec si possa "scardinare" la contrattazione.

Il salario minimo, comunque, resta solo un tassello del puzzle di interventi con cui sostenere le famiglie alle prese con un nuova fiammata inflazionistica e una crisi economica che morde. Sul tavolo di Draghi dunque troverà posto una strategia complessiva con cui tentare di disegnare quel nuovo patto sociale che ormai chiedono tutti i sindacati. Ma per Orlando il taglio del cuneo fiscale, intervento centrale di una strategia di governo con cui recuperare salari e liberare risorse, da solo non può bastare. "Sono d'accordo sul taglio del cuneo fiscale ma va legato ad altre dinamiche: dobbiamo rinnovare i contratti, spingere verso i rinnovi, fare in modo che ci sia una minor pressione fiscale e contemporaneamente porci il tema del lavoro povero attraverso forme di salario minimo concordate con le forze sociali", elenca ancora. Tutti capitoli di una manovra che non può essere scompaginata nè diventare "singole bandierine agitate una contro l'altro". Se non si affrontano tutte insieme, conclude Orlando, "non c'è un patto sociale, non c'è una risposta complessiva alle difficoltà che il lavoro sta attraversando".

di Alessandra Testorio

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