Opera Nomadi: "Espressione razzista non giustificabile"
"Ma vi pare normale che ci sia una zingara di un campo rom abusivo a Milano, una zingaraccia che va a dire 'Salvini dovrebbe avere un proiettile'?" Matteo Salvini, vicepremier e ministro dell'Interno, lo dice a Sky Tg24. "Preparati che arriva la ruspa, amica mia. Proiettile? Tu preparati che ad accogliere la ruspa, cara la mia zingara, poi vediamo", la frase di Salvini. Nonostante il polverone sollevato dalle parole del vicepremier, Salvini insiste: "Roba da matti. Il problema non è una zingara che minaccia di morte il Ministro dell’Interno, vivendo in un campo Rom abusivo. Il problema per qualcuno è la parola 'zingaraccia'. Io vado avanti, fino al raggiungimento dell’obiettivo zero campi Rom in Italia".
"Se è vero che una donna rom si è espressa con violenza dicendo 'Salvini dovrebbe avere un proiettile', l'Opera Nomadi non può che condannare questo atto. Ma un linguaggio del genere non è assolutamente giustificabile da parte di Salvini, anche se non ci sorprende. Vorremmo sapere se, definendola 'zingaraccia', parlava da leader della Lega o da Vicepremier e ministro dell'Interno", commenta all'Adnkronos è Massimo Converso, presidente nazionale dell'Opera Nomadi.
"Un'espressione razzista - incalza - su cui dovrebbe intervenire l'Unar (l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) per violazione della legge Mancino. Vorrei poi ricordare che il ministro è notoriamente disinformato sulla reale collocazione dei rom e sinti, la stragrande maggioranza dei quali vive in casa e non nei campi nomadi. Il ministero dell'Interno non dispone dei dati reali", conclude Converso.